Accoltellò moglie e figli, la difesa: “Alba è incapace di intendere e volere”
Per la difesa l'imputato va assolto non soltanto per il triplice tentato omicidio ma anche da tutte le altre contestazioni mosse,poiché incapace di intendere e volere
L’imputato va assolto non soltanto per il triplice tentato omicidio, ma anche da tutte le altre contestazioni mosse, poiché incapace di intendere e volere. Lo ha ribadito la difesa di Daniele Alba, il meccanico agrigentino che nel maggio dello scorso anno accoltellò moglie e figlioletti al culmine di una lite avvenuta all’interno di una palazzina popolare a Cianciana.
Una perizia psichiatrica, agli atti del processo, ha confermato l’assoluta incapacità di intendere dell’uomo al momento dei fatti. Per questo motivo la procura di Sciacca ha chiesto la condanna del meccanico – ad otto anni e otto mesi di reclusione – soltanto per i reati di maltrattamenti e detenzione di un proiettile mentre ha avanzato richiesta di assoluzione per il triplice tentato omicidio dei suoi familiari. In seguito all’aggressione i due piccoli, di 6 e 3 anni, hanno riportato gravi conseguenze e stanno tuttora affrontando un lungo periodo di riabilitazione.
Dopo l’arresto per la tentata strage gli sono state contestate le accuse di maltrattamenti ai danni della moglie che ha raccontato di avere subito a lungo violenze domestiche. Il Pubblico ministero Brunella Fava ha chiesto anche per l’imputato la misura di sicurezza in una Rems, dopo l’espiazione della pena in carcere, per dieci anni. Si torna in aula il 23 settembre per la sentenza.