C’era la folla che si aspettava ai funerali di Piero Macedonio, il medico ed uomo politico agrigentino molto noto e molto amato scomparso sabato scorso.
C’era un popolo, in molti hanno detto, ed effettivamente è andata così.
La chiesa di San Gregorio era strapiena e nel piazzale antistante altrettanta gente.
Un popolo, appunto.
Cerimonia funebre molto particolare, con l’immagine di Piero proiettata sulla parete centrale della chiesa, quella dell’altare.
E poi gli interventi dei figli di Piero Macedonio, di un suo nipote, di Pakito Danile.
Ed ancora, musica e diapositive che hanno narrato il vissuto, la storia personale, umana, professionale e politica di Piero.
Un popolo di gente, parecchia nota come il sindaco Firetto, gli ex sindaci Zambuto e Piazza: il deputato Roberto Di Mauro, Riccardo Gallo, moltissimi uomini politici anche quelli del periodo socialista, i suoi amici, i familiari.
Ma c’era, soprattutto, il popolo dei pazienti, della gente comune, che in Piero Macedonio aveva trovato un riferimento certo, confortante, mai sopra le righe. In moltissimi sono venuti dalla provincia e da altre parti di Sicilia.
Ecco, la statura di Piero Macedonio oggi è stata mostrata dalla sua gente.