Agrigento

Agrigento, lacrime, dolore e ricordi: l’ultimo ciao a Piero Macedonio (foto e video)

C’era la folla che si aspettava ai funerali di Piero Macedonio, il medico ed uomo politico agrigentino molto noto e molto amato scomparso sabato scorso. C’era un popolo, in molti hanno detto, ed effettivamente è andata così. La chiesa di San Gregorio era strapiena e nel piazzale antistante altrettanta gente. Un popolo, appunto. Cerimonia funebre […]

Pubblicato 4 anni fa

C’era la folla che si aspettava ai funerali di Piero Macedonio,
il medico ed uomo politico agrigentino molto noto e molto amato scomparso
sabato scorso.

C’era un popolo, in molti hanno detto, ed effettivamente è
andata così.

La chiesa di San Gregorio era strapiena e nel piazzale
antistante altrettanta gente.

Un popolo, appunto.

Cerimonia funebre molto particolare, con l’immagine di Piero proiettata sulla parete centrale della chiesa, quella dell’altare.

E poi gli interventi dei figli di Piero Macedonio, di un suo nipote, di Pakito Danile.

Ed ancora, musica e diapositive che hanno narrato il vissuto, la storia personale, umana, professionale e politica di Piero.

Ricordo di Piero Macedonio

Un popolo di gente, parecchia nota come il sindaco Firetto,
gli ex sindaci Zambuto e Piazza: il deputato Roberto Di Mauro, Riccardo Gallo,
moltissimi uomini politici anche quelli del periodo socialista, i suoi amici, i
familiari.

Ma c’era, soprattutto, il popolo dei pazienti, della gente
comune, che in Piero Macedonio aveva trovato un riferimento certo, confortante,
mai sopra le righe. In moltissimi sono venuti dalla provincia e da altre parti
di Sicilia.

Ecco, la statura di Piero Macedonio oggi è stata mostrata dalla sua gente.

1 commenti
Un pensiero su "Agrigento, lacrime, dolore e ricordi: l’ultimo ciao a Piero Macedonio (foto e video)"
  1. Massimo ha detto:

    Ciao Piero. Sei stato un caro amico. Ti conosco da quando ero bambino… sempre presente a qualsiasi ora del giorno e della notte. Medico fino nel midollo. Un luminare nel suo settore. Una figura importante di uomo, medico, confidente, amico. Mi salvasti la vita quando ebbi la broncopolmonite. Capisti subito che non era una semplice febbre e, con la tua auto, mi portasti subito a fare i raggi. Ti ricordo sempre sorridente e quando ti dicevo che sui pacchetti di sigarette c’era scritto: “Chiedi al tuo medico di fiducia come smettere di fumare?” tu mi rispondevi: “E a me che mi dici che fumo più di te”. E via a ridere a crepapelle… Un uomo unico nel suo genere. Un uomo d’altri tempi. Che la terra ti sia lieve caro amico mio e cura gli angeli del Paradiso come curavi e coccolavi i tuoi pazienti in terra. Mi stringo al dolore dei familiari ed un caro ed affettuoso abbraccio va ai suoi figli Andrea e Paolo che conosco e stimo.

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