“Appalti e mazzette”, indagini anche su dirigente regionale: “Natale si festeggia sempre”
Ed è proprio dalle tantissime carte (almeno quelle rese note fino ad oggi) che si può risalire alla figura di un dirigente regionale del Dipartimento politiche urbane e abitative della Regione Siciliana
L’inchiesta della procura di Agrigento, che ipotizza un sistema in grado di pilotare gli appalti pubblici attraverso tangenti e mazzette, si allarga e varca anche i confini della provincia. Un dato, in realtà, già consolidato e diffuso da Grandangolo nelle scorse settimane quando avevamo raccontato di indagini coordinate anche da altre procura siciliane oltre a quella guidata da Giovanni Di Leo.
Dalla poderosa attività investigativa messa in campo dalla Squadra mobile guidata dal vicequestore Vincenzo Perta emergono diversi collegamenti con le stanze del potere del capoluogo siciliano. L’inchiesta, partita dal cuore della provincia di Agrigento, si estende anche fino a Palermo (e non soltanto). Ed è proprio dalle tantissime carte (almeno quelle rese note fino ad oggi) che si può risalire alla figura di un dirigente regionale del Dipartimento politiche urbane e abitative della Regione Siciliana – Mario Corradino – finito al centro delle investigazioni dei poliziotti della Mobile.
A lui ci si arriva ascoltando e pedinando i già “noti” imprenditori favaresi Caramazza e Sutera Sardo ma – soprattutto – il burocrate licatese Sebastiano Alesci. Gli imprenditori, intercettati alla fine del 2024, parlano di una pratica da seguire e del denaro da consegnare. Si parla di 20-25 mila euro: “Gli mettiamo 20? E gli mettiamo 20 con questi.. che cazzo vuole!”. Denaro che, secondo la ricostruzione degli investigatori, sarebbe passato di mano in mano fino ad arrivare a Palermo: dai Caramazza a Sutera Sardo per poi finire ad Alesci e poi nel capoluogo siciliano. Al dirigente regionale, peraltro già noto alle forze dell’ordine per essere stato coinvolto in passato in un’inchiesta su rifiuti e mafia, si arriva attraverso le conversazioni (e i pedinamenti) di Sebastiano Alesci. I due parlano: “No no no.. dimmi una cosa.. lo festeggiamo sto natale quest’anno?”. L’altro risponde: “Ti voglio bene.. il natale si festeggia sempre”.