Nuova sensibilità o nuova religiosità?
Leonardo Sciascia e Ferdinando Scianna dovrebbero sicuramente aggiungere un post scriptum alla loro opera “Feste religiose in Sicilia” perché quello che abbiamo visto e documentato tra Porto Empedocle e Agrigento ed Aragona merita di essere discusso per la spontaneità e la ricchezza di creatività che è scaturita dai gruppi parrocchiali e da alcuni gruppi teatrali consolidatisi in questi ultimi anni.
A riprova che Grandangolo ha avuto ragione a seguire le numerose messe in scena che offrono uno spaccato di società agrigentina “in cammino” direbbe il nostro cardinale Montenegro.
Ad Agrigento nello spazio di San Lorenzo è andato in scena un “Ecce homo” dramma sacro in un atto, scritto, diretto e interpretato da Alfonso Marchica con il “Gruppo parrocchiale San Gerlando”, Dario Giuliano e l’amichevole collaborazione di Salvatore Curaba, Franco Sodano, Oriana Paolocà, Angelo Provenzano, Nenè Sciortino, Francesco Principato, Andrea Cardilicchia, Matteo Novara, Nadia Monterosso, Marco Savatteri e Massimiliano Arena.
Sempre ad Agrigento nello spazio del Temenos ha avuto luogo una “meditazione religiosa” sulla Passione di Cristo, “Il dolore e la memoria, uomini e donne dinanzi alla croce”, lo ha definito la regista Lia Rocco che ha diretto Maurizio Fratacci, Marcella Lattuca, Anna Grazia Montalbano, Rosa Maria Montalbano, Francesco Naccari e lei stessa Lia Rocco. I costumi creati da Donatella Giannettino e la scenografia di Salvatore Camilleri che si è inventato una grande, semplice croce che “inondava” il palcoscenico.
La proiezione del docufilm “Passione secondo Agrigento” di Diego Romeo ha aperto la rappresentazione.
A Porto Empedocle addirittura si può parlare di “kolossal” visto che la rappresentazione andata in scena nella Chiesa Matrice annoverava oltre 21 attori in scena, compreso il parroco. Un vero e proprio “musical comunitario” diretto da Francesco Principato, che da anni cura un gruppo teatrale empedoclino che meriterebbe maggiore notorietà. Gli attori in scena erano: Pilato = Mirko Ruvio; Erode il grande = Massimo Novara; Erode Antipa = Angelo Sacco; Invitato senza abito di nozze = Mattia Scozzari; Re = Gaetano Caci; San Giuseppe = Renato Rosati; Il giovane ricco = Vincenzo Sacco; Veronica = Bruna De Leo; Piccolo uomo = Luigi Fiore; Virginia = Carmen Caci; le vergini stolte = Claudia Siragusa e Desideria Novara; Bartimeo = Simone Catalano; l’emorroissa = Greta Alletto; Giuda = Gero Consiglio; Il ladrone = Marco Pagano; la donna sterile = Simona Siragusa; Maria di Magdala = Dalila Forte; l’uomo vestito di bianco = Gabriele Tuttolomondo; Maria = Martina La Porta; Gesù = don Dario Morreale; il parroco = don Leo Argento. Coreografie = Dalila Forte e Miriana Prestia; tecnici audio e luci = Giampiero Ruvio e Salvo Marchica; Service = Liotta; regia = Franco Principato e Massimo Novara.
Ad Aragona, invece, un video sempre toccante: la deposizione di Gesù Cristo.