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Dissalatori, Cambiano si scaglia contro Di Mauro: “pensava di saperla lunga”

Cambiano accusa l’esecutivo regionale di perpetuare una “logica emergenziale” che negli anni ha sostituito qualsiasi piano strategico.

Pubblicato 32 minuti fa

«L’annuncio dell’arrivo dei minidissalatori da parte del Presidente Schifani è l’ennesima conferma di come questa emergenza venga affrontata senza una reale programmazione». È con queste parole che il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Angelo Cambiano, interviene con sulla gestione della crisi idrica in Sicilia, denunciando un approccio tardivo e improvvisato da parte del governo regionale.

«Si interviene con soluzioni tampone quando la situazione è già esplosa, senza un piano a lungo termine che garantisca un servizio idrico continuo e dignitoso per cittadini, agricoltori e imprese» – continua Cambiano nella nota.

Il parlamentare regionale ricorda di aver già proposto, nel 2023, l’installazione di mini dissalatori a Licara, quando la crisi cominciava a farsi sentire in maniera drammatica. «Parliamoci chiaro – afferma – l’anno scorso proposi l’installazione di questi impianti a Licata, dimostrando che era tecnicamente possibile intervenire in tempi brevi. Ma la proposta fu ignorata. Oggi si scopre che quella soluzione, bocciata per Licata, viene adottata altrove. Ma la politica non si fa con gli spot, si fa con scelte tempestive e lungimiranti».

Nel mirino anche la gestione quotidiana dell’emergenza nei comuni più colpiti, dove le turnazioni idriche stanno raggiungendo livelli insostenibili. «A Licata – continua Cambiano – la situazione peggiora ogni settimana: le turnazioni superano ormai i 5 o 6 giorni. La gente si è rassegnata a un servizio a intermittenza, che definire tale è già un eufemismo. Si continua ad agire come se la crisi fosse improvvisa, quando è diventata strutturale».

Cambiano accusa l’esecutivo regionale di perpetuare una “logica emergenziale” che negli anni ha sostituito qualsiasi piano strategico. «In Sicilia si governa così da anni – dice – e oggi si spaccia per successo una risposta tardiva a un disastro annunciato».

Non manca un riferimento diretto a dichiarazioni passate dell’ex assessore regionale Roberto Di Mauro, il quale affermava: “Non possiamo mettere un dissalatore in ogni città”. «Eppure oggi si dimostra quanto sarebbe stato utile investire per tempo in soluzioni alternative e immediate. Si è preferito non fare nulla».

«Non possiamo accettare che nel 2025, in provincia di Agrigento, la turnazione idrica sfiori ancora i dieci giorni. È un dato che fotografa il fallimento di chi governa da otto anni: lo stesso centrodestra che oggi tenta di correre ai ripari, sempre in balia dell’emergenza, senza mai aver investito seriamente in manutenzione delle reti, nuovi impianti e gestione efficiente delle risorse».

«La Sicilia – conclude Cambiano – merita un sistema idrico moderno e funzionale, non interventi spot e conferenze stampa autocelebrative. Continuerò a vigilare e a portare in Aula proposte concrete per uscire da questa condizione di arretratezza che penalizza intere comunità e frena lo sviluppo economico del nostro territorio».

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