Empedoclino a capo della gang dell’oro: un mln in lingotti

Una parte dell’oro recuperato dalla Gdf

Ventidue persone denunciate e tre destinatarie di provvedimenti cautelari, questo il bilancio dell’operazione condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Trapani che, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trapani, hanno sgominato una banda per la ricettazione e il riciclaggio di oro e argento di provenienza illecita.

I tre destinatari di misure cautelari sono il 51enne Salvatore Messina, residente a Porto Empedocle, e il 44enne Maurizio Messina, residente a Valderice, che sono finiti agli arresti domiciliari, mentre per il 39enne Carmelo Oddo, residente a Palermo, è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza.

Una parte del materiale pezioso recuperato dalla Gdf

Mediante appostamenti, pedinamenti, videoriprese e accertamenti bancari è stata accertata la responsabilità, come “capo” del sodalizio, di Salvatore Messina che, avvalendosi della complicità di alcuni esercizi commerciali di compravendita di metalli preziosi della provincia di Trapani, ha ricettato centinaia di oggetti e gioielli in oro e argento provenienti per la maggior parte da furti in appartamenti e rapine. I lingotti realizzati dalla loro fusione sarebbero stati rivenduti, con false fatturazioni, ad altre società (banco metalli) di Catania e Roma.

Le vendite illecite – secondo la ricostruzione degli inquirenti – avvenivano utilizzando una vecchia partita IVA di una gioielleria di famiglia, non più attiva da anni, e tramite un’impresa inesistente creata apposta in Germania.

I finanzieri hanno sequestrato oltre 2 chilogrammi di gioielli in oro e argento di provenienza furtiva.

Il valore complessivo delle operazioni di riciclaggio accertate, relative alla commercializzazione illecita di oltre 20 chilogrammi di oro e 6 chilogrammi di argento, ammonta a circa 1 milione di euro.