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“Meno acqua ai Comuni che non pagano le bollette”, passa la linea Palumbo: “Equità sociale”

È quanto prevede un atto di indirizzo avanzato dal sindaco di Favara, Antonio Palumbo, e approvato dall’Ati idrico

Pubblicato 2 ore fa

Ridurre la fornitura idrica a quei Comuni che risultano morosi e non pagano le bollette per i consumi e limitare il diritto al voto degli stessi Enti. È quanto prevede un atto di indirizzo avanzato dal sindaco di Favara, Antonio Palumbo, e approvato dall’Ati idrico. Un’iniziativa per certi versi clamorosa che però riguarderà soltanto quei Comuni che non hanno firmato alcun accordo di compensazione non hanno versato le quote per la fondazione della società consortile. Una discussione venuta a galla durante la discussione su un possibile aumento delle tariffe idriche di Aica per superare la grave crisi finanziaria. 

Così il sindaco Antonio Palumbo: “Nei giorni scorsi l’assemblea dell’Ati idrico ha deliberato un atto di indirizzo ad Aica da me proposto che agisce in modo deciso nei confronti dei Comuni che ad oggi si rifiutano di contribuire al bilancio della società consortile rischiando di provocarne il fallimento e mettendo anche in pericolo le somme per i servizi da fornire ai cittadini, come le riparazioni delle rotture alle reti idriche. Per questo ho proposto, ed è stata votata a maggioranza dei sindaci presenti, una mozione che prevede una limitazione del diritto di voto dei comuni morosi e un e ridimensionamento dei servizi resi dall’azienda agli stessi. Si tratta di una misura di equità sociale, finalizzata a ribadire il concetto che l’acqua pubblica sia, prima ancora che un diritto, una opportunità da tutelare con senso di responsabilità. Insieme ai sindaci Provvidenza e Termini, inoltre, abbiamo proposto ad Ati di inserire nel Piano d’ambito la questione della morosità dei Comuni, così che il tema divenga di portata strutturale e nessuno, anche in futuro, possa più fare il “furbo” alle spalle di altri cittadini.”

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