Pentito Tuzzolino: “Creavamo società fantasma, anche all’estero, per fatturare in nero”

Giuseppe Tuzzolino, 36 anni, coniugato, architetto, attualmente sottoposto al programma di protezione quale collaboratore di giustizia, è stato l’autore di diverse dichiarazioni etero accusatorie, la cui attendibilità, soggettiva ed estrinseca, non è stata confermata, ad oggi, da alcuna sentenza o da ordinanze di custodie cautelari in danno dei soggetti chiamati in reità.

I carabinieri di Palma sequestrano le carte dell’Utc

Le sue dichiarazioni sono tante e variegate, di grande effetto quelle sulla massoneria e sul boss latitante Matteo Messina Denaro, alcune già confluite in importanti processi come quelli a carico dell’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo ovvero in quello a carico di amministratori, tecnici del Comune di Palma di Montechiaro, società e professionisti per una vicenda molto grave di truffe e che ha provocato proprio il fermo dello stesso Tuzzolino.

Infatti, il 3 giugno del 2013 la Compagnia Carabinieri di Licata notifica, il fermo d’indiziato di delitto nei confronti di Tuzzolino, emesso in data 31.05.2013 dal Procuratore della Repubblica aggiunto di Agrigento, Ignazio Fonzo e dal Sostituto procuratore, Luca Sciarretta nell’ambito di un procedimento penale in cui Tuzzolino risultava indiziato di appartenere ad una associazione a delinquere finalizzata al compimento di truffe e falsi.

Il procuratore aggiunto, Ignazio Fonzo, e il sostituto procuratore, Luca Sciarretta

In estrema sintesi, una società di Modena denominata Politecnica aveva stipulato una convenzione con il Comune di Palma di Montechiaro, finalizzata a sanare le case abusive esistenti sul territorio. Secondo l’ipotesi accusatoria le concessioni in sanatoria erano false e gli oneri di urbanizzazione erano incassati dalla società e non versati all’ente locale Comune di Palma di Montechiaro. 

Appena arrestato, Tuzzolino ha confessato il reato ed ha reso dichiarazioni etero accusatorie nei confronti dell’ex suocero, arch. Calogero Baldo, di politici locali, di appartenenti alle Forze di Polizia, ottenendo di patteggiare la pena ad anni 1 e mesi 10 e avendo restituite le somme oggetto di sequestro e la libertà.

Chiusa la parentesi personale, Tuzzolino ha manifestato la volontà di rendere dichiarazioni ad ampio spettro su argomenti, non contestati, e comunque ha inteso parlare di argomenti la cui vis actrattiva, da sempre, subisce una particolare suggestione.

Infatti, si è dilungato in questioni di massoneria, in traffici illeciti di droga, lambendo commistioni tra servizi segreti e politici nazionali, accusando questi ultimi di possedere macchine con doppio fondo per il trasporto di droga che a volte viaggiava, a suo dire, in macchine con targa di copertura della Città del Vaticano.

Di seguito, il collaboratore narra ai pubblici ministeri della Dda di Palermo ed ai colleghi di Agrigento il sistema truffaldino, che poi ha fatto incavolare parecchi mafiosi e stiddari di Palma di Montechiaro, messo in atto nella Città del Gattopardo:

Pm: questa società… ma lei aveva una società formale con Baldo o una società di fatto?

Tuzzolino: noi abbiamo avuto più di 10 società all’estero e in Italia con Baldo, questa di qua era solo di Baldo, poi creammo insieme…

Pm: e si chiamava?

Tuzzolino: si chiamava la Welltech Srl

Pm: come?

Tuzzolino: Welltech, doppia W, Empoli Livorno, Livorno, Torino Empoli, Como, H di hotel, la Welltech srl, poi insieme… insieme formammo due società in Romania, una a Londra e tre a New York, servivano… erano società di comodo per aggirare e per rigirare tutto in nero, quindi…

Pm: società?

Tuzzolino: di servizio