Smantellata ad Agrigento cellula straniera dedita allo spaccio; senegalesi contro gambiani: “Qui non si spaccia” (vd e ft)

Operazione “Piazza pulita”: smantellata cellula straniera dello spaccio. In manette 6 pusher che avevano riversato fiumi di droga nel centro storico della città dei Templi. Il blitz è stato spiegato alla stampa nel corso di una conferenza tenuta al comando provinciale dei carabinieri guidato dal col. Giovanni Pellegrino presente il pubblico ministero Alessandra Russo.

Per mesi, hanno riversato tra i vicoli del centro storico di Agrigento, fiumi di hashish e marijuana. Giovani e giovanissimi i clienti prediletti di una banda di gambiani, che si erano quasi impossessati della centralissima Piazzetta Ravanusella e del dedalo di vie e viuzze della movida.

Spaccio a cielo aperto, di giorno e di notte, nei confronti di ragazzi, frequentatori di pub e di happy hour, o studenti all’uscita di scuola. In più occasioni, la banda non ha esitato, come registrato dalle telecamere dei Carabinieri, a prendere a bottigliate in testa i loro giovani clienti. Arrestata anche una donna di origine belga, ritenuta complice dell’organizzazione.

Questa in sintesi la fotografia dell’ennesima operazione antidroga dei Carabinieri di Agrigento. Il blitz è scattato questa  notte. Un elicottero  del 9° Elinucleo Carabinieri  di Palermo ha sorvegliato dall’alto il centro città  puntando il suo potente faro sui tetti delle palazzine fatiscenti del centro città, le irruzioni, le perquisizioni a tappeto degli oltre 100 carabinieri del comando provinciale. Le operazioni di bonifica sono continuate per tutta la mattinata. A terra sono entrate anche in azione le unità cinofile  

del Nucleo di Palermo, fatte ad Agrigento già dalla prima serata di ieri.    

I Carabinieri hanno arrestato in tutto sei persone. Quattro sono  gambiani, uno senegalese ed una donna con passaporto italiano ma proveniente dal Belgio. Le catture sono state tutte effettuate ad Agrigento. Perquisiti anche i numerosi edifici presenti nel centro storico. Venivano utilizzati dei pusher per nascondere la droga. Il provvedimento di fermo di indiziato di delitto è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento, a firma Alessandra Russo. L’esigenza di intervenire subito con i fermi si è resa necessaria sia per la violenza e della sfrontatezza con cui operava il gruppo criminale  sia per il pericolo che lo stesso gruppo facesse perdere le proprie tracce ma anche a seguito di forti tensioni che si erano registrate un mese fa circa, in piazzetta Ravanusellla, tra gli spacciatori e l’operosa comunità dei senegalesi residente in zona. Più volte infatti le Forze dell’Ordine erano dovute intervenire a causa di alcuni turbamenti dell’ordine pubblico La sfrontatezza e la disinvoltura con cui gli spacciatori operavano a qualsiasi ora del giorno c della notte avevano infatti indotto alcuni senegalesi a prendere posizione, fino ad arrivare alle mani con i gambiani

L’accusa è di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver dato luogo alle cessioni anche nei confronti dio minorenni.

L’operazione, denominata “Piazza pulita”, è stata avviata nell’ottobre dello scorso anno dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Agrigento e della locale Stazione. Ripetute ed esasperate erano diventate le richieste di aiuto di residenti e di operatori commerciali della zona.

l militari hanno così iniziato a pedinare i sospettati. Ma quando si sono resi conto che tra i vicoli si aggiravano vere e proprie vedette, hanno dovuto industriarsi, salendo sui tetti delle case del centro storico. Da lì hanno filmato, di notte e di giorno, i traffici dei pusher e gli edifici abbandonati utilizzati dalla banda per nascondere la droga. Infine i militari hanno disseminato in zona telecamere, nascondendole negli anfratti più impensabili.

11 controllo dci numerosissimi giovani che, all’uscita di scuola, o prima di andare a fare l’aperitivo, si avventuravano volutamente tra i vicoli per acquistare le dosi di “roba” ha poi costituito un prezioso riscontro dell’attività di spaccio in corso.

Il dato inquietante che ne è emerso è che, tra i 32 segnalati alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti, la gran parte era minorenne ed alcuni addirittura sedicenni. Uno dei dati più  impressionanti che hanno colpito gli investigatori è stata altresì la determinazione, la sfrontatezza e la violenza con cui il sodalizio operava indisturbato. Ln più occasioni, infatti., come documentato dalle telecamere installate dai Carabinieri, gli indagati, spesso ubnachi o sotto l’effetto di stupefacenti, avevano dato luogo, tra loro, a furibonde, nonché, in almeno tre circostanze, a violente aggressioni fisiche, talvolta a colpi di bottiglia di vetro in testa, nei confronti di acquirenti minorenni e dei residenti.

Va sottolineato che, nel corso delle indagini, i Carabinieri di Agrigento hanno nel tempo arrestato in flagranza di  reato, proprio nei pressi di Piazzetta Ravanusella, altre 16 persone sorprese a spacciare droga nella zona.  Il giro di affari complessivo registrato nel corso dell’intera operazione è stato stimato in oltre 150 mila euro, se si considera che ogni giorno si aveva una media di 40 scambi di  stupefacente, per oltre 120 grammi di roba smerciata con un guadagno medio di oltre 600 euro per ogni giornata “lavorativa”.