Tempesta di querele per il pentito Giuseppe Tuzzolino

Come era prevedibile arrivano le querele e le risposte alle notizie inerenti la vicenda legata alle dichiarazioni del pentito Giuseppe Tuzzolino che tanto risalto hanno avuto sui media. Avevano già proceduto a presentare querela l’avvocato Salvatore Pennica, l’ex ambientalista Giuseppe Arnone, l’ex senatore e sindaco di Agrigento, Lillo Sodano e parecchi altri. Adesso fioccano le altre:

Il deputato agrigentino di Forza Italia, Riccardo Gallo in una nota affidata agli organi di informazione, tramite gli avvocati Gaetano Armao e Lillo Fiorello, replica e annuncia azioni legali: “Apprendo da notizie di stampa che l’arch. Giuseppe Tuzzolino, soggetto pregiudicato ed in atto collaborante con la giustizia, nell’ambito di losche vicende che lo vedono protagonista, avrebbe menzionato suo cognato Sciabica Giosuè quale persona che mi sarebbe, non si comprende a che titolo, “vicina” e che, peraltro, io sarei “vicino” ai servizi segreti. Al riguardo preciso di aver dato mandato ai miei legali proff. Lillo Fiorello e Gaetano Armao di proporre, rispettivamente, querela in sede penale ed esposto all’Agcom a tutela della mia onorabilità, ciò anche al fine di scongiurare che tali dichiarazioni infamanti vengano propalate attraverso organi di stampa e blog senza le dovute rettifiche. E’ mio dovere precisare che conosco il Sig. Sciabica per essere il carrozziere al quale mi rivolgo da anni e con lui non ho altro tipo di rapporto. Per quanto riguarda i Servizi segreti dello Stato confesso di esser vicino a questo Corpo come è dovuto a qualsiasi altro parlamentare della Repubblica”.

Arch. Calogero Baldo: Apprendo da notizie di stampa, delle ennesime infamanti e calunniose dichiarazioni rese dal pentito Tuzzolino nei miei confronti. La gravità delle sue affermazioni, basate sul nulla, aventi il solo obiettivo di infangare la mia onorabilità e la mia professionalità, mi portano, per l’ennesima volta, ad esporre querela in sede penale. Purtroppo è difficile difendersi da accuse prive della ben minima verità, pubblicate tramite gli organi di stampa, ma, come ho sempre fatto, confido pienamente nell’operato della Magistratura, affinchè, possa porre fine a questo susseguirsi di notizie che richiamano fatti e circostanze inesistenti, che non hanno fatto e che non fanno parte della mia vita. Quali saranno i modi ed i rimedi con i quali potere ripulire tutto il fango che è stato versato sulla mia figura?

Il sig. Giosuè Sciabica, in merito alle dichiarazioni del presunto collaboratore Tuzzolino, ampiamente diffuse a mezzo stampa, dichiara: «La gravità delle affermazioni del Tuzzolino mi impongono di salvaguardare la mia dignità e la mia storia professionale. Io conosco solo il mio lavoro che svolgo con fatica e sacrificio da quando avevo 14 anni e respingo al mittente ogni accusa infamante e calunniosa che mi viene rivolta. Per queste ragioni, ho già dato mandato all’avvocato Giuseppe Scozzari al fine di redigere e presentare denuncia querela per calunnia, diffamazione ed ogni altro reato configurabile nei confronti del Tuzzolino. Confido nella magistratura affinché la stessa possa celermente porre fine a questo stillicidio di notizie che, nel mio caso, hanno il solo ed unico scopo di infangare la mia persona, la mia famiglia e la mia azienda, Sono certo che la giustizia farà il suo corso ed allora mi costituirò parte civile affinché gli ingentissimi danni provocati alla mia persona ed alla mia attività economica possano trovare ristoro».  L’Avv. Giuseppe Scozzari, in merito al mandato ricevuto, dichiara: «È grave che in questo Paese dichiarazioni di un collaboratore che dovrebbero essere sottoposte ad attento ed approfondito vaglio di attendibilità oggettiva e soggettiva, riscontro interno ed esterno, possano essere divulgate con cotanta facilità e senza scrupolo alcuno, travolgendo in maniera devastante le persone ingiustamente coinvolte».

I signori Giovanni Romiti e Francesca Federzoni, quest’ultima nella qualità di legale rappresentante della Politecnica, in merito alle dichiarazioni del presunto collaboratore Tuzzolino, ampiamente diffuse a mezzo stampa, dichiarano: «La gravità delle affermazioni del Tuzzolino che, nonostante sia stata già proposta una denuncia querela nei suoi confronti, continua nella sua opera di mistificazione della realtà a propri fini, ci impongono di intervenire in merito respingendo al mittente ogni accusa infamante e calunniosa rivolta. Per queste ragioni, abbiamo già dato mandato all’avvocato Giuseppe Scozzari al fine di redigere e presentare, ancora una volta, denuncia querela nei confronti del Tuzzolino per le risibili ed infondate, ma dannose, dichiarazioni rese dallo stesso. Sottolineamo che, non avendo nulla da nascondere, sin da subito siamo a disposizione della magistratura qualora la stessa dovesse ritenere opportuno sentirci in merito alle farneticanti e calunniose dichiarazioni del Tuzzolino la cui infondatezza potrà essere facilmente dimostrata con dati e riscontri oggettivi».

La segretaria generale della Presidenza della Regione Sicilia, Patrizia Monterrosso, citata, dal pentito agrigentino Giuseppe Tuzzolino, come sorella massone e collegamento tra una loggia massonica di Castelvetrano e la Regione ha querelato Tuzzolino e il suo avvocato, Nino Caleca, afferma: “Si tratta di dichiarazioni false inserite in una più ampia strategia di delegittimazione dell’operato della segretaria generale della Presidenza della Regione siciliana Patrizia Monterosso. E’ una strategia che avrebbe preso le mosse molto prima di adesso, ma che sta raggiungendo il suo apice”.