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Tre operai feriti in officina, uno è in condizioni critiche 

Gli operai stavano lavorando su un camion e stavano installando un pistone quando sono stati raggiunti da un getto d'olio ad alta temperatura

Pubblicato 4 ore fa

Tre operai sono rimasti feriti ieri sera in un’officina meccanica di via Villagrazia, a Palermo. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, erano a lavoro su un camion e stavano installando un pistone quando sono stati raggiunti da un getto d’olio ad alta temperatura. L’impatto con il liquido bollente ha causato ustioni ai tre lavoratori. Immediato l’allarme e la corsa verso l’ospedale per tutti e tre. Le condizioni di uno degli operai, in particolare, sono apparse subito molto serie ed è attualmente ricoverato in gravissime condizioni, destando forte preoccupazione. Sul luogo dell’incidente sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco per la messa in sicurezza dell’area, le volanti della Polizia di Stato e gli ispettori dello Spresal (Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro) dell’Asp. Sono ora in corso le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e per effettuare tutte le verifiche necessarie sul rispetto delle norme di sicurezza all’interno dell’officina, oltre a controllare la regolarità delle posizioni contrattuali dei lavoratori coinvolti.

Siamo vicini ai tre operai e ci auguriamo che il più grave possa riprendersi, ogni incidente è una sconfitta per tutto il mondo del lavoro“, dicono Federica Badami, segretaria generale Cisl Palermo Trapani, e Antonio Nobile, segretario regionale Fim Cisl, sottolineando che “nelle piccole realtà è ancora più importante investire nella sicurezza, per questo esistono enti bilaterali, come l’Ebas, che forniscono anche supporto in tal senso alle aziende artigiane”. “Auspichiamo venga fatta chiarezza sulle eventuali responsabilità – aggiungono i sindacalisti -. Quella per la sicurezza sul lavoro è una battaglia che va affrontata subito e in modo coordinato, perché è una emergenza nazionale. Non bastano interventi sporadici ma strutturali che intervengano sui controlli, che devono essere quotidiani, sulla prevenzione e sulla formazione rivolta sia ai lavoratori che ai datori di lavoro e sulla promozione della cultura della sicurezza, non solo nei luoghi di lavoro, ma anche nelle scuole e nelle università”, concludono Badami e Nobile.

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