Agrigento

Truffa dei parcheggi ai Templi: chieste 4 condanne e l’assoluzione per Sciarratta ed Attanasio

Il sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento Elenia Manno ha avanzato quattro richieste di condanna e due di assoluzione nell’ambito dell’inchiesta che ipotizza una maxi truffa effettuata sui parcheggi della Valle dei Templi di Agrigento attraverso l’uso delle park-card: il pm ha chiesto 1 anno e 6 mesi di carcere e una multa di 800 […]

Pubblicato 5 anni fa

Il sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento Elenia Manno ha avanzato quattro richieste di condanna e due di assoluzione nell’ambito dell’inchiesta che ipotizza una maxi truffa effettuata sui parcheggi della Valle dei Templi di Agrigento attraverso l’uso delle park-card: il pm ha chiesto 1 anno e 6 mesi di carcere e una multa di 800 euro per Carmelo Vella, 61 anni di Agrigento, figura principale dell’inchiesta; 1 anno di reclusione e 400 euro di multa sono stati avanzati, invece, nei confronti di Sonia Vella, 32 anni, del fratello Giuseppe, 31 anni, e Alfonso Zammuto, 65 anni. Due le richieste di assoluzioni: si tratta dell’architetto Roberto Sciarratta, attuale direttore dell’Ente Parco Valle dei Templi ma dirigente del settore IV all’epoca dei fatti, e il funzionario dell’Ente Parco e Rup Maurizio Attanasio. 

L’inchiesta ipotizza un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa e singoli episodi di truffa in concorso. Impianto accusatorio che ne esce fortemente ridimensionato perché, come spiegato in aula dal pm Elenia Manno, nel corso del dibattimento non sarebbero emerse condotte configuranti il ben più grave reato di associazione a delinquere. Non una banda organizzata ma singoli episodi di truffa. Per quanto riguarda la richiesta di assoluzione nei confronti dei due dipendenti dell’Ente Parco è una ovvia conseguenza della mancanza di dolo nelle azioni, caratteristica indispensabile affinché si possa configurare il reato di truffa. In sostanza i controlli sarebbero dovuti essere più “rigidi” ma ciò non è stato fatto dolosamente secondo la procura. 

L’indagine nasce su spunto della Guardia di Finanza di Agrigento che raccoglie diverse segnalazioni su presunte anomalie nella gestione dei parcheggi della Valle dei Templi la cui gara d’appalto era stata vinta dalla cooperativa “Lagana”. Secondo l’impianto accusatorio la società, in sostituzione delle macchinette automatiche, avrebbe gestito i parcheggi con i sistemi delle park-card – creando a suo favore un indebito guadagno – senza un preciso e reale controllo dei bilanci. Le prossime due udienze saranno dedicate alle arringhe difensive. Il 12 dicembre la prima sezione penale del Tribunale di Agrigento presieduta da Alfonso Malato, con a latere i giudici Alessandro Quattrocchi e Sabrina Bazzano, emetteranno il verdetto. 

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