La luna, il pane e San Calò (fotogallery di Diego Romeo)

Seconda e ultima domenica di festa per onorare san Calò.
Con una notazione inedita: la luna piena che sembrava essere bombardata da bellissimi fuochi d’artificio a chiusura della festa.

Fuochi d'artificio in onore di San Calogero
Fuochi d'artificio in onore di San Calogero
Fuochi d'artificio in onore di San Calogero

Però, quasi un ritorno alle origini, quest’anno, con il lancio dei pani che il parroco don Veneziano è stato costretto a raccogliere ed esporre su tre grandi ceste ai piedi dell’altare maggiore sperando sia monito per non sprecare centinaia di chili di quel pane che oggi è così duro da guadagnare.
Come al solito anche quest’anno le esplosioni di fede si sono manifestate nei modi più variegati, protagonisti come sempre i bimbi sollevati in alto e accostati a san Calò e addirittura quest’anno si è vista una disabile su una sedia a rotelle sollevata in alto da braccia poderose e portata fin sotto il volto di san Calò.
Ci vorrebbe una sequenza fotografica interminabile per accennare e solo accennare quanto sia grande la fede e la devozione al Santo Nero per una città come Agrigento che ripete anno dopo anno una sorprendente mescolanza di misticismo e tradizione, fede e suggestioni paganeggianti dure a morire.

San Calò 2017
San Calò 2017
San Calò 2017
San Calò 2017
San Calò 2017
San Calò 2017
San Calò 2017
San Calò 2017
San Calò 2017
San Calò 2017
San Calò 2017
Fuochi d'artificio in onore di San Calogero

Una festa, quella di Agrigento, che da sempre è entrata in letteratura, non solo pirandelliana, come anche in saggi di antropologia.
Uno degli ultimi romanzi moderni, “Il paradiso terrestre” di Sergio Campailla (Rusconi editore) dedica alla processione di san Calò decine di pagine e per non andare lontano l’agrigentino Tano Siracusa scrisse anni fa un piccolo saggio pubblicato su un giornale locale e da cui fu tratto un testo che costituisce la colonna sonora del documentario “Breve la resurrezione felice del popolo di san Calò” che si può visionare sul sito apposito del Parco Archeologico di Agrigento.

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