Corte dei conti: ad Agrigento si discute per una nuova stagione di etica pubblica

Stamane si è svolto un convegno al Polo Universitario di Agrigento dal titolo “Corte dei Conti e controlli interni alla Pubblica Amministrazione“.

L’incontro è stato  presieduto dal presidente del Cupa, il prof. avv. Gaetano Armao e ha visto la partecipazione di esperti nel settore amministrativo e degli Enti pubblici. Sono intervenuti la prof.ssa Angela Cassia Costaldello dell’Università federale del Paranà, la prof.ssa Caterina Ventimiglia, dell’Università degli Studi di Palermo e il dott. Pietro Rizzo, segretario generale del Comune di Agrigento. L’iniziativa è stata  rivolta soprattutto ai dipendenti delle amministrazioni locali e degli enti pubblici.

Caterina Ventimiglia dell’Università di Palermo

“L’iniziativa  è stata pensata insieme al presidente Armao – ci dice la prof. Caterina Ventimiglia – e vuol essere “un approfondimento giuridico non soltanto sulla nuova disciplina del codice della giustizia contabile ma approfondimento che guarda ai controlli interni della pubblica amministrazione  per recuperare efficienza ed efficacia all’organizzazione dell’attività amministrativa e puntare all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico”.

Come è risaputo, il settore del pubblico impiego è un settore strategico in tutte le pubbliche amministrazioni e il convegno vuole puntare l’attenzione sulla necessità di intervenire in un’ottica integrata rispetto alle diverse tipologie di controlli interni ed esterni alla pubblica amministrazione e superare anche la logica del controllo di tipo meramente repressivo.

Oggi dopo i provvedimenti anticorruzione e l’adempimento degli obblighi di trasparenza è evidente come i controllori interni della pubblica amministrazione si occupano di controllare i risultati dell’azione amministrativa per il miglioramento continuo dei servizi al cittadino utente.

Obbligatoriamente tutte le  pubbliche amministrazioni devono programmare e attuare sotto la direzione dell’Anac.

” Ecco allora l’importanza di un approccio integrato alle diverse tipologie di controlli e il risultato del controllo interno alla pubblica amministrazione costituisce il presupposto che può evidenziare l’insorgenza di diverse forme di responsabilità, civile, penale, amministrativa e contabile del pubblico dipendente, ma tutto in una ottica nuova, diversa. integrata che guarda al cittadino utente, ai bisogni della collettività ai bisogni e al miglioramento continuo dei servizi”.

La relatrice docente nello Stato del Paranà

L’altra relatrice, la prof. Cassia Costalldello già procuratore della Corte dei conti presso lo Stato del Paranà in Brasile si trova in Italia per svolgere una attività di comparazione tra ordinamento giuridico brasiliano e italiano.

Costaldello trova ”importante la comparazione dei due ordinamenti brasiliano e italiano. Sono molto simili per questo è importante richiamarsi alle tradizioni giuridiche secolari italiane e ai temi comparati. Ringrazio la prof. Caterina Ventimiglia e il prof. Armao per questo invito. Come dicevo le regole sono molto simili anche quelle sulla corruzione salvo qualche piccola regola giurisdizionale e in Brasile c’è ancora una controversia molto importante in merito .  Tutto necessita  un approfondimento perché in conseguenza di questi ordinamenti  i due ultimi presidenti Dilma  e Lula sono decaduti per impeachment”.

Ill presidente del Cupa Gaetano Armao

Il presidente del Cupa Gaetano Armao è visibilmente soddisfatto dell’iniziativa lanciata in una ottica di internazionalizzazione del consorzio universitario nonostante le difficoltà finanziarie  di “un contenzioso con l’università di Palermo che speriamo di chiudere nel più breve tempo possibile. La settimana scorsa abbiamo presentato il masters sulle europrogettazioni, oggi questa e la prossima settimana saranno studiosi italiani di diritto regionale per analizzare le questioni sulle regioni a statuto speciale. Agrigento sarà capitale per un giorno del regionalismo italiano. Aspettiamo la risoluzione del contenzioso prevista per venerdì prossimo e sapremo se il nostro consorzio possa ripartire con piena energia o debba consegnare all’università di Palermo nove milioni di euro. Cosa che tentiamo di scongiurare certo che la politica agrigentina, gli amministratori, i sindacati, i nostri giovani difendano quello che è il patrimonio dell’intera provincia. Ne va del futuro dei nostri giovani. L’università di  Palermo, abbiamo appreso, ha scelto Trapani come posizione privilegiata. Noi ne prendiamo atto, non possiamo obbligare Palermo che tanto ha preso da Agrigento, però a  questo punto intendiamo realizzare interlocuzioni e sinergie con altre istituzioni siciliane e non.  E’ singolare che la Regione invece di valorizzare i consorzi tenti a depotenziarli togliendo risorse  e noi invece tentiamo di realizzare una università del centro sud Sicilia collaborando con Enna e altre istituzioni universitari. Nei prossimi giorni lanceremo una iniziativa, un nuovo corso di laurea però di questo ne parlerò la settimana prossima. Sarà una bella sorpresa. Per tutto sono convinto che abbiamo delle buone ragioni che sapremo  far valere”.

 

Il direttore generale del comune di Agrigento Pietro Rizzo

Il direttore generale del comune di Agrigento Pietro Rizzo, ha portato nel convegno una interessante testimonianza dell’esperienza nel comune e conferma di “star lavorando su normative nazionali, sugli ordinamenti interni anticorruzione e trasparenza, in tal modo   pensiamo di rendere possibile un controllo sociale della gente sui nostri atti nel senso che i nostri controlli non restano all’interno del comune ma vengono regolarmente pubblicati. Chiunque può capire l’operato dei singoli dirigenti, degli errori se ce ne sono e esercitare quindi un controllo generalizzato sulle attività dell’ente. Abbiamo una sezione che programma sulla trasparenza e indica come spendiamo tutti i soldi del comune di Agrigento”.