Mafia: saranno restituiti i beni sequestrati a Vincenzo Artale, il “professionista dell’antimafia”

Saranno restituiti i beni sequestrati a Vincenzo Artale, l’imprenditore di 63 anni originario di Alcamo arrestato il 30 marzo scorso nell’ambito dell’operazione “Cemento del Golfo” in provincia di Trapani.

Il decreto e’ stato disposto dal Tribunale del Riesame di Palermo che, accogliendo le richieste dei legali, ha annullato il decreto di sequestro di beni per un valore di 5 milioni, emesso dal Gip il 6 aprile. Il provvedimento eseguito dalla Guardia di Finanza riguardava due abitazioni, due terreni, rapporti finanziari, quattro veicoli e quattro societa’ edili.

L’uomo era noto per l’attivita’ dell’associazione antiracket di Alcamo che dal 2006 lo aveva visto protagonista di numerose denunce contro alcuni esattori del pizzo. Nell’operazione venne coinvolto anche il boss di Castellammare del Golfo, Mariano Saracino gia’ condannato perche’ ritenuto il tesoriere della cosca di Matteo Messina Denaro.

Secondo l’accusa, il costruttore, grazie alle relazioni con esponenti della mafia trapanese, avrebbe acquisito numerosi appalti.

1) Scalata grazie all’antimafia, in manette imprenditore antiracket. [LEGGI QUI]
http://www.grandangoloagrigento.it/scalata-grazie-allantimafia-in-manette-imprenditore-anti-racket-video/

2)Sequestrati 5 milioni di euro a Vincenzo Artale. [LEGGI QUI.]
http://www.grandangoloagrigento.it/mafia-sequestro-beni-per-5-milioni-di-euro-a-re-calcestruzzo/