Congresso Anmco, è calato il sipario: grande risultato (vd)

Anmco Sicilia, locandina

È calato il sipario sul 49 congresso regionale di cardiologia tenutosi ad Agrigento dal 27 al 29 aprile.
I direttori del congresso, dott. Giuseppe Caramanno e il dott. Giacomo Chiarandà possono ritenersi soddisfatti del risultato che è andato oltre l’eccellenza.
Questo tradizionale quanto immancabile appuntamento ha permesso, come sempre, un approfondito aggiornamento sulle più recenti conoscenze in ambito cardiologico, grazie al contributo di studiosi ed esperti di grande livello provenienti da tutte le strutture cardiologiche ospedaliere siciliane e non solo; infatti abbiamo avuto anche l’onore della presenza del presidente nazionale dell’ANMCO Andrea Di Lenarda, brillante cardiologo e grande esperto di scompenso cardiaco e il past-president Michele Gulizia organizzatore del congresso nazionale 2017.
Nell’era del web in cui l’aggiornamento professionale è alla portata di tutti, le riunioni tra medici rappresentano un momento di confronto indispensabile che ha una ricaduta positiva nella cura dei pazienti e così è stato in queste giornate due agrigentine.
Sono stati dibattuti molti aspetti sia in campo diagnostico che terapeutico di alcune patologie cardiache, come ad esempio lo scompenso cardiaco, una patologia grave in costante aumento, nonostante le innovazioni tecnologiche e farmacologiche negli ultimi anni (a causa di una maggiore sopravvivenza rispetto al passato) dei pazienti con patologie acute gravi come l’infarto miocardico acuto e l’invecchiamento della popolazione
A tal proposito si è parlato di un nuovo farmaco abbastanza innovativo che se somministrato precocemente permetterà di ridurre la mortalità in questi pazienti.
Ampio spazio è stato dato alla prevenzione cardiovascolare che con le campagne educazionali rivolte alla popolazione rappresenta un momento imprescindibile nella riduzione dell’incidenza e mortalità delle malattie di cuore, che tutt’ora sono la prima causa di morte nei paesi industrializzati e si stima che siano responsabili di circa il 45% dei decessi totali in Europa.
Sono anche la causa principale di disabilità e di ridotta qualità di vita, nonché una pesante voce di spesa per i servizi sanitari; infatti in Europa si spendono ogni anno circa 200 miliardi di euro per la gestione di queste patologie.
Eppure buona parte di esse sarebbero prevenibili agendo sugli stili di vita.
L’Oms stima che una riduzione anche modesta ma simultanea della pressione arteriosa, dei livelli di colesterolo nel sangue, dell’obesità e del fumo potrebbe ridurre di più del 50% l’incidenza delle malattie cardiovascolari.
Altro tema trattato che riguarda oltre un milione di pazienti in Italia, è stata la Fibrillazione atriale una patologia responsabile di oltre il 20% degli ictus ischemici che possono essere prevenuti con l’utilizzo di nuovi farmaci più sicuri ed efficaci.
Non sono stati trascurati gli aspetti che riguardano l’infarto miocardico e le sindromi coronariche acute che in ambito cardiaco sono le patologie con cui i cardiologi hanno più z che fare quotidianamente in ospedale; patologie, queste, che vengono trattate con l’angioplastica con risultati eccellenti.
Si è anche discusso delle complicanze cardiache di alcuni farmaci chemioterapici utilizzati in alcuni tumori e le modalità di minimizzare la cardiotossicità di questi farmaci, che può essere responsabile, in alcuni casi, dell’aumento di mortalità dei pazienti neoplastici.
Infine non meno interessanti sono state le sessioni di confronto ed aggiornamento del personale infermieristico, figura professionale indispensabile nella gestione delle patologie cardiache.
Un Congresso che certamente verrà ricordato per tanti anni vista la sua importanza che abbracciato a 360° i fattori di rischio più presenti nel campo della cardiologia.
Agrigento ha vissuto davvero un momento straordinario per quanto riguarda le nuove tecniche e le nuove ricerche sulla cardiologia. Del resto il reparto agrigentino della cardiologia dell’ospedale San Giovanni di Dio spicca in tutto il territorio regionale grazie alla professionalità del suo responsabile dott. Giuseppe Caramanno.
280 medici e 210 infermieri sono numeri importantissimi per un congresso regionale; si sono tenuti 11 simposi, 2 controversie e 4 lectio magistralis.
Un momento di grande spettacolarità si è anche vissuto nella cena del gran gala tenutasi al Castello Chiaramontano di Siculiana dove ad intrattenere gli oltre 300 presenti è stato il bravissimo Lello Analfino leader dei Tinturia. Di seguito potrete vedere un simpatico siparietto tra Analfino e il dott. Caramanno.

Perfetta l’organizzazione curata dalla Biba Congressi di Palermo che si è avvalsa dell’ottimo supporto della Omniacongress di Agrigento.

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