Aereo ultraleggero precipitato dopo impatto con tirante di traliccio dell’alta tensione: così è morto Totò Scannella (vd)

Totò Scannella

Un tirante del traliccio dell’alta tensione, l’impatto, l’aereo ultraleggero che precipita sulla Ss 640 all’altezza del km 14, fortunatamente una zona di campagna. Solo due case nelle vicinanze, una abitata da un poliziotto. Poi il botto.


La tragedia si è compiuta.


E’ morto così oggi alle 9:30 Salvatore Scannella, 52 anni di Campofranco, per tutti Totò padre di tre figli, pilota dell’aereo, modello Tecnam ultra 2000 Rg, utilizzato in passato dalla Guardia Costiera ausiliaria. Il velivolo partito da Villaggio Mosè, è privato anche se era rimasta impressa la scritta guardia costiera.

IL biplano precipitato messo sul carro attrezzi
Il luogo della tragedia
Il luogo della tragedia

Scannella stava effettuando riprese del nuovo tracciato della statale 640 pare conto Anas proprio quando l’impatto con il tirante dell’alta tensione lo ha ucciso. L’aereo non ha una scatola nera essendo un velivolo leggero ma nelle mani degli inquirenti – coordinati dal Pm Salvatore Vella giunto sul posto – c’è la telecamera che l’uomo stava utilizzando quando è avvenuta la tragedia. Sarà visionata a breve e sapremo tutto. Se ne sta occupando la Polizia stradale guidata da Giuseppe Morreale.
I testimoni hanno già confermano la dinamica sono gli abitanti delle due case della zona che hanno memorizzato le fasi dell’incidente.

Totò Scannella lascia la moglie Palma Randazzo che ha dovuto ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale di Agrigento quando ha saputo della tragedia,  e i due figli, Francesco e Fortunato. Carattere estroverso, intraprendente e sempre attivo nel sociale, Totò è stato anche consigliere comunale di minoranza due legislature fa.
La salma dello sfortunato pilota è stata trasferita nella sala mortuaria del cimitero di Favara.

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