Non c’è nulla da fare; San Calò è San Calò.
Agrigento intera stamani ha reso omaggio a San Calogero, santo nero veneratissimo. Un luccichio di colori, migliaia e migliaia di persone musica, folklore, religione e paganesimo hanno dettato i tempi di questa prima straordinaria mezza giornata di festa.
Il fercolo portato a spalla dai devoti con andatura zigzagante, quasi al limite della caduta, ha catturato l’attenzione della gente così come vasta attenzione ha suscitato, specie per i forestieri, il tradizionale lancio del pane dalle finestre delle abitazioni.
Dopo il percorso centrale con la via Atenea passata in rassegna la statua del Santo nero ha raggiunto il centro storico e i vicoli di Agrigento accompagnata da un numero sempre più grande di fedeli.
Stasera altra processione – più composta – con la statua portata per le vie della ctità a bordo di un autocarro.
Tra poco la statua di San Calogero sarà al viale della Vittoria (vi ric ordiamo che grandangolo sul canale fb effettua la diretta. E mentre si era in attesa del Santo una spettacolare tammuriniata ha fatto da intermezzo. Questa: