Omicidi sull’asse Favara – Liegi: un filo rosso sangue

Potrebbe esserci un unico filo conduttore che lega gli omicidi di Rino Sorce, ristoratore favarese freddato a colpi di mitra all’uscita del suo locale mercoledì sera, Mario Jakelich, il 28enne empedoclino ucciso in un condominio di Liegi il 14 settembre scorso e in cui è stato ferito gravemente Maurizio Di Stefano, 40 anni, anche lui di Favara, e Carmelo Ciffa, operaio 42enne, di Porto Empedocle, ucciso a colpi di pistola davanti un supermercato a Favara nell’ottobre 2016.
Ed è proprio nella ricerca di un filo logico che le forze dell’ordine stanno concentrando gli sforzi investigativi soprattutto dopo la notizia dell’ultimo agguato di poche ore fa a Sclassen, periferia di Liegi.
Settembre 2016: E’ la sera del 14 settembre quando in un condominio di Liegi, in Belgio, viene esplosa una raffica di colpi all’indirizzo di due agrigentini: Mario Jakelich, 28 anni di Porto Empedocle, che viene colpito mortalmente alla testa e Maurizio Di Stefano, 40 anni di Favara, ferito ai polmoni e alle gambe e alla milza ma miracolosamente scampato all’attentato. Almeno una ventina i proiettili esplosi.
Ottobre 2016. Ora di punta in Corso Vittorio Veneto, una delle vie più trafficate e affollate di Favara. Davanti al supermercato Paghi Poco Carmelo Ciffa, 42 anni di Porto Empedocle, viene raggiunto da 4 dei 7 colpi di pistola calibro 9 sparati nei suoi confronti: dopo un tentativo di fuga verso l’interno del market Ciffa muore per le ferite riportate al collo e torace.
Inevitabile ogni cattivo pensiero.
Anzi, gli investigatori, al momento, in attesa di ricevere dal Belgio tutte le notizie relative all’ultimo agguato, hanno riesumato i fascicoli dei precedenti agguati.
L’indagine, dopo una serie di tentennamenti, è stata affidata alla Squadra mobile di Agrigento guidata da Giovanni Minardi ma sia i carabinieri di Favara, del tenente Morandi che quelli della Compagnia di Agrigento, guidati da Ernesto Fusco, sono particolarmente attenti.

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