Mafia, nessuna confisca di beni per il canicattinese Giancarlo Buggea

La Corte d’Appello di Palermo ha rigettato la richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo che chiedeva la confisca dei beni nella disponibilità di Giancarlo Buggea, 47 anni, imprenditore di Canicattì.
La decisione, dunque, annulla quella adottata, primo grado, dal Tribunale di Agrigento che aveva disposto, accogliendo parzialmente la tesi dell’accusa, l’applicazione della sorveglianza speciale, senza obbligo di soggiorno, per la durata di 1 anno e 6 mesi, nei confronti dell’uomo, ritenuto dagli investigatori vicino alla famiglia mafiosa di Canicattì, e il sequestro di alcuni terreni e quote societarie.
I giudici della Corte d’Appello hanno rigettato la proposta di confisca di un appartamento intestato alla moglie di Buggea e di altri terreni in agro di Naro intestati all’imprenditore canicattinese.

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