Palma, mazzette, concessioni edilizie e appalti truccati al Comune: 30 indagati. Nomi e ruoli

La Procura della Repubblica di Agrigento ha notificato e l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a 30 persone, quasi tutte di Palma di Montechiaro, che coinvolge, per un ipotizzato giro di mazzette, concessioni edilizie irregolari e un paio di appalti truccati, l’ex sindaco della città del Gattopardo, Rosario Bonfanti, alcuni ex dirigenti dell’Utc del medesimo Comune, assessori e alcuni ex consiglieri comunali. Nell’inchiesta è finito anche un vigile urbano e un paio di professionisti. A diversi indagati è contestata l’associazione a delinquere. Coinvolto anche Giuseppe Tuzzolino, 34 anni, che ha patteggiato una pena a 1 anno e 10 mesi di reclusione e che ora è un collaboratore di giustizia.
Q uesta la lista degli indagati e i loro ruoli: Giuseppe Tuzzolino, libero professionista, tecnico della Welltech, operante per conto di Politecnica Spa società incaricata dal comune di Palma di Montechiaro per l’istruttoria finalizzata alla verifica dci requisiti previsti dalla normativa in materia di rilascio delle concessioni edilizie in sanatoria; l’ex sindaco di Palma di Montechiaro, Rosario Bonfanti; Gaetano Scicolone, libero professionista, ingegnere (svolgeva il compito di mettere in relazione, direttamente oppure tramite i propri sodali, i cittadini richiedenti il rilascio di concessioni edilizie in sanatoria con l’arch. Giuseppe Tuzzolino: concorreva inoltre in alcune occasioni alla falsificazione dei documenti contenuti nelle istanze di concessione edilizia in sanatoria); Salvatore Di Vincenzo, dirigente dell’Ufficio tecnico del comune di Palma; l’architetto Calogero Baldo, libero professionista, titolare Welltech, operante per conto di Politecnica Spa società incaricata dal comune di Palma di Montechiaro per l’istruttoria finalizzata alla verifica dci requisiti previsti dalla normativa in materia di rilascio delle concessioni edilizie in sanatoria; Carmelo Puzzangaro, libero professionista, architetto; Angelo Romano, già presidente del Consiglio comunale di Palma; Giuseppe Vinciguerra, già assessore alle Politiche sociali, sanità, pubblica istruzione e pari opportunità di Palma di Montechiaro); Baldassare Zinnanti, responsabile dell’Ufficio anti-abusivismo dcl Comune di Palma; Rosa Maria Geluardi, dipendente dell’Utc di Palma, – Unità organizzativa repressione abusivismo edilizio); Domenico Graci, dirigente dell’Utc del Comune di Palma di Montechiaro; Angelo Santamaria, assistente capo della Polizia municipale del comune di Palma di Montechiaro, e i beneficiari degli imbrogli: Nicolò Vicari, Emanuele Bellia, Giuseppe Amato, Calogero Amato, Rosario Amato, Rosario Mangiavillano, Gioacchino Caizzi, Maria Di Salvo, Felice Melluso, Teresa Zimmile, Raimondo Lauricella, Beate Rotzel, Giuseppe Rumè, Paolo Rumè, Luigi Di Falco, Calogera Contrino, Rosario Bellanti.
I pubblici ministeri Andrea Maggioni e Matteo Delpini, titolari dell’inchiesta hanno individuato, in questo troncone d’inchiesta, il pagamento di mazzette per quasi mezzo milione di euro) laddove per una decina di casi individuati di concessioni edilizie oin sanatoria farlocche i pubblici ufficiali (Bonfanti, Tuzzolino, Baldo ed altri) “accettavano la promessa e poi ricevevano, in contanti, somme per un totale di 490.000 euro).
Le accuse (non per tutti) variano dall’associazione per delinquere, peculato, abuso d’ufficio, turbata libertà d’incanti, sino alla corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.
A Bonfanti e Di Vincenzo viene contestato anche un appalto truccato: perché, in concorso tra loro, nella qualità di pubblici ufficiali, Bonfanti Rosario nella sua qualità di sindaco del comune di Palma di Montechiaro e Di Vincenzo Salvatore nella sua qualità di dirigente dell’Utc del comune di Palma di Montechiaro, mediante collusioni con i beneficiari della gara pubblica turbavano l’appalto per i lavori inerenti il “Contratto di Quartiere 11° Stazione-Pizzillo”, per un importo di € 2.432.027,58, aggiudicato alle società “So.Ge.Mar Costruzioni” s.r.l., “Elea!” s.r.l. e “Mar.Sal Costruzioni” s.r.l., di Marrone Salvatore, Sgarito Giuseppe, Sciumé Angelo e Castronovo Giuseppe.
I fatti d’indagine risalgano al triennio 2010-2012. Ed hanno avuto la svolta con il fermo dell’architetto Giuseppe Tuzzolino, disposto dall’allora procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dall’allora sostituto procuratore Luca Sciarretta. Dalla cattura al pentimento di Tuzzolino il passo fu breve: patteggiamento, scarcerazione e status di pentito.
Devono rispondere di associazione per delinquere l’ex sindaco Rosario Bonfanti, Gaetano Scicolone, Calogero Baldo, Baldassare Zinnanti e Rosamaria Geluardi, Salvatore Di Vincenzo e Angelo Romano perché secondo l’ipotesi dell’accusa: asservendo costantemente la funzione pubblica esercitata presso il Comune di Palma di Montechiaro, per denaro ed altre utilità, agli interessi propri e dei sodali, ciascuno con il proprio ruolo, costituivano, promuovevano e dirigevano una associazione finalizzata alla commissione di più delitti di corruzione, falsità materiale ed ideologica ed abuso di ufficio, tutti consapevolmente e stabilmente fornendo un contributo materiale e morale alla consumazione dei reati fine e beneficiando degli ingenti proventi economici derivanti dall’attività illecita consistita, in particolare, nel rilascio indiscriminato ai privati cittadini, dietro pagamento di ingenti somme di denaro in contanti, di concessioni edilizie in sanatoria illegittime sotto molteplici profili in quanto, tra l’altro aventi ad oggetto ulteriori parti di edifici abusivi realizzati in epoca successiva alla presentazione dell’istanza di sanatoria ovvero riguardanti immobili per i quali l’amministrazione comunale aveva già emesso dei provvedimenti di acquisizione gratuita al patrimonio comunale per la successiva demolizione, ovvero in assenza di alcun versamento da parte dei cittadini degli oneri dovuti a titolo di oblazione e di oneri concessori in molti casi predisponendo ed inserendo nelle pratiche di sanatoria bollettini di versamento postali materialmente falsi relativi a somme apparentemente pagate dai privati cittadini a titolo di oblazione e di oneri concessori alle casse dello Stato e del Comune di Palma di Montechiaro, somme in realtà mai versate, ovvero, in altri casi, con determinazione degli oneri regolarmente pagati in misura ridotta rispetto al dovuto.

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