Procura Agrigento: tanti nomi e nessuna certezza per il posto di aggiunto

Si preannuncia complicata e suscettibile di novità ulteriori la corsa al posto di procuratore aggiunto lasciato libero dal trasferimento con onore alla Procura di Catania di Ignazio Fonzo.

Infatti, sono numerose le richieste di revoca della domanda presentata a suo tempo per concorrere all’ambito incarico.Quando sembrava che la “lotta” per correre per procuratore aggiunto di Agrigento sembrava essersi stabilizzata, ecco le sorprese.

Il sostituto procuratore della Repubblica di Palermo, Renza Cescon che aveva grandi chanches per diventare il vice di Luigi Patronaggio, ha revocato la domanda. Teoricamente, non dovrebbe più concorrere ad aggiudicarsi l’importante incarico.In realtà la situazione è complicata perché la revoca della domanda sarebbe stata presentata fuori termini. Quindi, il Csm chiamato a breve a decidere su chi mandare sulla sedia che fu di Fonzo, potrebbe (in realtà dovrebbe) non tenere conto della domanda di revoca e considerare concorrente anche la Cescon.

Anche Pietro Pollidori, sostituto procuratore della Repubblica a Roma, con un onorevole passato di pubblico ministero ad Agrigento, ha revocato la domanda (nei termini) quindi è certamente fuori lotta. Stessa situazione per Francesca Maria Mazzocco, attualmente in procura a Palermo che ha deciso di revocare, nei termini, la domanda. Lo stesso aveva fatto, ma già a novembre, Marzia Sabella, già autorevole Pm della Dda di Palermo ed oggi consulente della Commissione antimafia a Roma.

Anche loro, dunque, sono fuori gioco (per scelta).

Restano in corsa, e l’elenco è dato in ordine di anzianità, Antonella Nespola, valente magistrato già in servizio ad Agrigento ed attualmente a Roma; Lucia Brescia, un passato non remoto da Pm ad Agrigento, oggi alla Procura generale di Caltanissetta, al centro suo malgrado, di roventi polemiche (le ultime sollevate dal collega Santo Fornasier – oggi a Ragusa – che ereditata l’inchiesta sui centri commerciali, non ha lesinato critiche sulla conduzione dell’indagine, attirandosi le ire dell’ex ambientalista Giuseppe Arnone c he ha difeso a spada tratta il magistrato campano.
Una situazione ambientale obiettivamente difficile aggravata anche da una relazione di servizio dei Carabinieri (che non ha prodotto effetti giudiziari o comunque negativi) ma che ha lasciato il segno certamente non benevolo mettendo in cattiva luce il rapporto tra Pm Brescia ed ex ambientalista Arnone.

Ed ancora, Salvatore Vella, attuale pm ad Agrigento, già trasferito alla Procura di Trapani, solida esperienza sul fronte mafia, un passato alla Procura di Sciacca e Palermo, profondo conoscitore di dinamiche mafiose e criminalità semplice, attuale rappresentante dell’accusa nel processo su massoneria e imbrogli al Comune di Lampedusa (e non solo).Resta in corsa, infine Stefano De Nozza Milto, due lauree, un passato ricco di soddisfazioni nella Procura della Repubblica di Brindisi, nonchè come applicato alla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce.

Spetterà al Csm la decisione finale su chi designare come procuratore aggiunto di Agrigento considerando, tuttavia, che l’anzianità di servizio non è condizione determinante per assegnare l’incarico.

Ne sapremo di più nelle prossime settimane e sarà importantissimo conoscere le valutazioni che farà l’apposita commissione del Consiglio superiore della magistratura con riguardo alla rinuncia tardiva del procuratore Cescon (che corre anche per la Dda di Palermo).

Loading…