Torna in Sicilia la Commissione Antimafia: procuratore Patronaggio chiamato a spiegare i rapporti mafia e massoneria

Torna in Sicilia, mercoledì prossimo, 15 marzo, la Commissione nazionale antimafia.

Sarà a Catania per dare vita ad una serie di audizioni (procuratore capo di Catania, Carmelo Zuccaro che parlerà, tra le altre cose, del mercato ortofrutticolo di Vittoria che sembra in mano a bande criminali di stampo mafioso; il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone che aveva espressamente chiesto di essere audito il giorno dopo l’esame, a Palazzo San Macuto, di Antonio Fiumefreddo, amministratore unico dì Riscossione Sicilia

Particolare importanza riveste l’audizione del procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, che viene nuovamente ascoltato dopo aver già illustrato lo scorso novembre la situazione criminale agrigentina. Questa volta, però, il capo della Procura relazionerà sui rapporti mafia e massoneria. Tema rilanciato proprio recentemente dalla Procura agrigentina con un nuovo interrogatorio in località segreta dell’architetto pentito Giuseppe Tuzzolino con il relativo verbale depositato nel processo alla cricca di Lampedusa.

Tuzzolino ha squarciato scenari sinora mai radiografati ed alcune sue dichiarazioni, che tirano in ballo alti personaggi della politica, dell’imprenditoria, delle professioni e di Cosa nostra e Stidda, sembrano davvero molto forti.

Inevitabile la convocazione di Patronaggio anche alla luce del sequestro, disposto proprio dalla Commissione antimafia, degli elenchi, dal 1990 a oggi, delle logge massoniche di Sicilia e Calabria, affidando il compito allo Scico della Guardia di Finanza di Roma.

Elenchi massonici che sarebbero stati “rinnovati” proprio da Tuzzolino che, come detto, tira in ballo importanti figure istituzionali, mafiose, imprenditoriale e delle professioni.