Vestiti intrisi di benzina e segni di violenza: morta bambina; disposta autopsia
E’ stato disposto il sequestro della casa e di una bottiglietta di benzina rinvenuta all’interno
Maria Ciro, la bimba morta ieri pomeriggio aveva 11 anni (e non 14, come si era appreso in un primo momento) e soffriva di crisi epilettiche. Secondo quanto appreso è arrivata in ospedale sporca di sangue e con i vestiti intrisi di benzina. Viveva, sempre secondo quanto appreso, in un contesto familiare molto degradato. La piccola abitava con la mamma, il compagno di lei e i fratellini. Il papà, separato dalla mamma e avvisato dell’accaduto, è arrivato al Pronto soccorso dell’ospedale Buccheri La Ferla quando la figlia era già morta.
Al centro dell’inchiesta i vestiti intrisi di benzina e i segni di violenza sul corpo della bambina. Le indagini sono condotte dalla Squadra mobile di Palermo e il corpo è stato portato all’istituto di Medicina legale del Policlinico, dove sarà eseguita l’autopsia. La bimba soffriva di ripetute crisi di epilessia. La mamma della bambina e il compagno sono stati sentiti per circa tre ore in questura. Anche il papà è stato ascoltato.
AGGIORNAMENTO
E’ sotto sequestro la casa della bimba di 11 anni morta ieri in ospedale a Palermo. Si tratta di una palazzina a un piano ubicata nella zona di via Tiro a segno.
“Ieri notte sono venuti gli agenti di polizia e sono stati diverse ore dentro l’abitazione. Altro non sappiamo”, dicono i vicini. Nessuno si sarebbe accorto di quanto accaduto, nè della corsa in ospedale della madre della piccola, già gravemente malata, che potrebbe aver bevuto della benzina. Gli agenti di polizia hanno trovato e sequestrato una bottiglietta di benzina nell’appartamento.
Per la famiglia coinvolta nella morte della bimba di 11 anni di Palermo si è attivato il Pronto intervento sociale (PrInS) del Comune che fa capo all’assessorato guidato da Mimma Calabrò. Il servizio si occuperà dei fratellini. La mamma di 31 anni ha altri quattro figli. Gli assistenti sociali insieme all’equipe di intervento, in coordinamento con la procura, hanno disposto il trasferimento urgente dei piccoli in una casa famiglia. Il PrInS, servizio attivo 24 ore su 24, è stato concepito proprio per situazioni come questa: emergenze sociali che richiedono una risposta rapida e coordinata tra enti, sanitari e forze dell’ordine. Il team ha fornito supporto immediato, avviando la presa in carico dei minori in un contesto protetto, mentre l’abitazione di famiglia è stata posta sotto sequestro per consentire gli accertamenti investigativi.
La bambina, oltre ad essere epilettica, soffriva di una gravissima encefalite ed era paralizzata. L’autopsia dovrà accertare se la morte sia stata determinata da cause naturali o dalla ingestione della benzina, che potrebbe essere stata data alla piccola, probabilmente per errore, da uno dei fratellini minori. I segni sul collo potrebbero essere stati determinati da un tentativo maldestro di soccorrerla.