Agrigento: un convegno e una mostra su 32 manoscritti arabi della Lucchesiana

Biblioteca lucchesiana durante il convegno

Disegno del Corano

Copia del Corano del secoloXVII-1785

Disegno del Corano

Una intensa giornata di convegno  con una straordinaria partecipazione di pubblico.

Queste le due notazioni importanti da fare e che hanno onorato lo svolgimento di ponderose relazioni e interventi a iniziare da quella del  prof. Gian Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale con “La Biblioteca Lucchesiana e la Costituzione: uno strumento di cultura, identità e dialogo”. 

A seguire quella del prof. Jeremy Johns, The Khalili Research Center, Università di Oxford con  un ardito intervento: “Sottomessi, profughi e ribelli: i musulmani nell’Agrigentino sotto il dominio cristiano dal XI al XII secolo.”

Nel pomeriggio il prof. Maria Andaloro, Università della Tuscia Viterbo ha portato le  “Testimonianze dell’arte arabo-normanna ad Agrigento ed oltre” mentre Giuseppe Mandalà, Consejo superior de investigaciones científicas di Madrid ha discusso delle “Origini dell’Orientalismo siciliano: i manoscritti arabi della Lucchesiana tra storia, autori e testi”. 

Illustrazioni arabe

Uno scorcio della Licchesiana

Umberto Bongianino, The Khalili Research Center, Università di Oxford su “Le vie del calamo: quattro secoli di scrittura attraverso i codici arabi della Lucchesiana”. 

Marco Di Bella, Trinity College, Dublino su “La codicologia dei manoscritti arabi lucchesiani” e infine Maria Serena Rizzo, Parco archeologico e paesaggistico Valle dei templi ha chiuso con  “Dalla tarda antichità all’età normanna: dinamiche insediative ad Agrigento alla luce dei dati archeologici”.

Mons. Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del vallo, ha infine posto il sigillo su questo convegno  con  “La Sicilia come ponte nel dialogo tra le religioni”.

Interesse tra i visitatori della mostra

Manoscritti coranici

“Questo convegno – ci dice don Angelo Chillura direttore della Biblioteca Lucchesiana ha una duplice finalità di far conoscere la storia della Biblioteca Lucchesiana e far conoscere i 32 manoscritti arabi che sono stati affidati ad una equipe di studiosi, di esperti islamisti per studiare le iscrizioni, il loro contenuto.  In un catalogo saranno messi i risultati di questo lavoro. Questo crea il dialogo tra le religioni e questo convegno è attinente al dialogo interreligioso. Questo per dire che la biblioteca non è solo custodia di libri del passato ma occasione per affrontare le problematiche odierne”.

Anche per azzerare colpe reciproche tra arabi e cristiani?

“Non siamo entrati in tutte le problematiche ma abbiamo più di ogni altra cosa affermato quello che diceva il Concilio Vaticano secondo senza segni di contrapposizione”.

Un libro coranico

Una pagina dei manoscritti

Abbiamo visto che era presente un Imam. L’Imam Abdelhafit Kheid Presidente delle Comunità Islamiche di Sicilia.

Manoscritti esposti

Notevole l’interesse per il convegno presso la Lucchesiana

“La sua presenza è stata indicativa per questo tipo di rapporto che conferma come in terra siciliana si conviva in maniera serena e armonica con le varie realtà sociali e culturali. Come del resto anche nel passato”.

Uno degli interni della Biblioteca