Agrigento, inaugurata la “Stanza di Livatino”, presente Maria Elena Boschi

E’ stata inaugurata questo pomeriggio “La stanza di Livatino”:la stanza della memoria è la camera, al primo piano dell’ex palazzo di giustizia di piazza Gallo, dove il giudice Rosario Livatino lavorò per dieci anni come sostituto procuratore della Repubblica. Oggi quella stanza, nel palazzo sede di uffici comunali, torna a vivere nella memoria di tutti noi, in ricordo del magistrato assassinato dalla mafia nel settembre del 1990.

L’intervento di Maria Elena Boschi

La stanza del giudice Rosario Livatino[/caption
La stanza del giudice Rosario Livatino
L'intervento di Maria Elena Boschi

Nel corso della cerimonia presso l’ex collegio dei Filippini, tanti gli interventi in ricordo del “giudice ragazzino” che ha visto la presenza del sindaco Calogero Firetto, del prefetto Nicola Diomede, del Procuratore della Repubblica, Luigi Patronaggio, i magistrati, il rappresentante del Csm Morosini, il presidente del Tribunale, Pietro Falcone l’associazione “ Gli amici del giudice Livatino”, e ancora don Giuseppe Livatino che ha affermato: ”E’ importante portare avanti l’attenzione della figura del giudice Livatino, che si dedicava anima e corpo al suo lavoro. Non dobbiamo abbassare la guardia. Non ci dobbiamo cullare se oggi la mafia ad Agrigento non spara più, perché oggi la mafia ha cambiato volto, non è più la mafia delle lupare, oggi fa altri tipi di affari”.
Per il Governo è stata presente la Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Elena Boschi, onorata di essere stata invitata direttamente dal sindaco Firetto, per questo grande evento. “Un magistrato senza paura, con un grande coraggio, che attraverso le sue capacità intellettuali è riuscito a cercare e a fare rispettare le leggi”, ha affermato la Boschi. E ancora facendo riferimento alla Mafia ha detto: “non possiamo rassegnarci, non possiamo dire che nulla cambierà, ma dobbiamo essere tutti insieme, avere la forza e il coraggio di Livatino, per poterla sconfiggere”, ha concluso là sottosegretario Maria Elena Boschi.