Lo aveva detto qualche giorno fa il Vice Capo Vicario della Polizia Luigi Savina: il futuro è fare squadra. Ciò che, per l’appunto, hanno fatto gli uomini della Divisione Polizia Anticrimine e della Squadra Mobile della Questura di Catania, grazie al cui lavoro la Polizia di Stato, su proposta del Questore di Catania Marcello Cardona, ai sensi del combinato disposto degli articoli 5 e 17 del D.L. 159/2011 (T.U. Codice Antimafia) e successive modifiche, ha dato esecuzione al decreto di sequestro emesso dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione – di Catania nei confronti di Roberto Vacante (cl.1963), esponente di rango apicale di Cosa nostra catanese, nipote del noto boss Benedetto Santapaola, “mente imprenditoriale” della famiglia e riciclatore del danaro illecitamente acquisito dall’organizzazione mafiosa.
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La misura patrimoniale scaturisce da un complesso di attività investigative condotte da un gruppo di lavoro integrato tra il personale della citata Divisione Anticrimine e quello della Squadra Mobile che ha individuato ed evidenziato in seno a numerosi soggetti, tutti orbitanti attorno alla famiglia Santapaola – Ercolano, nello specifico nella persona di Roberto Vacante, numerosi beni immobili e mobili registrati, società ed aziende, frutto di investimenti e complesse operazioni finanziarie di dubbia liceità. Invero, è stato acclarato, in seno ai predetti soggetti, non solo una evidente sproporzione tra i redditi formalmente dichiarati ed i beni acquisiti nel tempo ma anche la loro riconducibilità al Vacante che risulta essere il riferimento della famiglia Santapaola, sia sotto il profilo affettivo-parentale sia per il ruolo di primazia acquisito nel tempo all’interno della “famiglia” intesa in senso mafioso. Infatti, dalle attività di indagini di carattere tecnico è emerso, in maniera chiara ed incontrovertibile, che i beni sottoposti a sequestro fossero di fatto nella piena disponibilità di Roberto Vacante.
Egli è nipote del boss Benedetto Santapaola avendo sposato Irene Grazia Santapaola, figlia di Salvatore, quest’ultimo fratello del citato Benedetto, che nel tempo ha assunto un ruolo di primazia nel panorama della criminalità organizzata catanese, infatti dall’attività investigativa svolta a partire dal 2012 dalla locale Squadra Mobile emergevano conferme circa le attitudini di Roberto Vacante nel saper predisporre lucrose opportunità di investimento attraverso l’utilizzo di proventi illeciti, intestando fittiziamente aziende, beni mobili ed immobili, riconducibili alla famiglia Santapaola, a meri prestanome. Per tali fatti, il 21.01.2016, Vacante è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Catania, unitamente ad altri 15 soggetti, in esecuzione di Ordinanza di applicazione di misure personali e reali, emessa il 12.01.2016 dal G.I.P presso il Tribunale di Catania, per associazione per delinquere di stampo mafioso, intestazione fittizia di beni (ex art. 12 quinques D.L. 306/92 conv. in L. 356/92) ed altro (operazione “Bulldog”).
In esecuzione del provvedimento, che comprendeva anche uno dei vasti parcheggi della zona aeroportuale di Fontanarossa, sono state sequestrate numerose aziende che gestiscono parcheggi, impianti sportivi, ristoranti, stabilimenti balneari, società nel settore edilizio e beni immobili ricadenti nel centro cittadino, per un valore complessivo di oltre 15 milioni di euro.
In particolare, i beni oggetto di sequestro sono costituiti da:
BENI IMMOBILI
SOCIETA’ e IMPRESE