“La criminalità organizzata agrigentina mantiene integra una attività criminale rozza che riporta agli anni Ottanta, quando la criminalità era veramente cinica e aggressiva”.
Così gli inquirenti sugli arresti della Dia nell’agrigentino
L’organizzazione criminale sgominata oggi dalla Dia di Agrigento, guidata da Roberto Cilona, che ha arrestato 34 persone “era ben rodata e organizzata e ognuno ha un ruolo ben definito: ci sono coloro che si occupano della piazza di Agrigento, ma anche di gestire dello stupefacente nei paesi di Porto Empedocle e Favara”.
Così, gli investigatori della Dia parlando con i giornalisti.
Una struttura che la Dia definisce un “franchising della droga” messo in piedi da Antonio Massimino. In un quartiere denominato Monserrato-Villaseta erano dislocate attivitá logistiche quali un lavaggio, dove si incontravano personaggi mafiosi, poi c’è era un luogo dove veniva effettuato lo stoccaggio dello stupefacente fino ad arrivare al taglio.