Danneggiata stele di Livatino, il cardinale Montenegro: “Vile atto e logica mafiosa per oltraggiare memoria”

“Come cristiani e come cittadini ci sentiamo offesi e addolorati per il gesto compiuto a danno della stele che ricorda il sacrificio di sangue che il Giudice Livatino ha pagato nel 1990. Alla barbarie della sua morte si e’ voluta aggiungere anche quella dell’oltraggio alla sua memoria, per tentare di eliminare ogni traccia che ricordasse un uomo che ha vissuto per la giustizia e per essa ha dato la vita”. Lo dice il cardinale Francesco MONTENEGRO, arcivescovo di Agrigento e presidente della Caritas italiana. “Dietro il vile atto di infrangere il monumento al giudice di Canicatti’ si nasconde quella logica mafiosa che tanto male ha fatto al nostro territorio. Siamo consapevoli che ci sono ancora persone e sistemi di potere che lavorano per distruggere il bene, per danneggiare la dignita’ di tanti cittadini onesti e per impedire qualsiasi sviluppo della Sicilia”, aggiunge MONTENEGRO.