“E’ il ras dell’hashish nel Mediterraneo”, arrestato trafficante. Maxi sequestro di droga

Per gli investigatori e’ il ‘re’ dei trafficanti di hashish nel Mediterraneo. Si tratta di un insospettabile, un noto imprenditore del Marocco, titolare di pasticceria a Casablanca con sessanta dipendenti, dove e’ scattato il blitz. Ben Zian Berhili e’ stato arrestato con l’accusa di essere uno snodo fondamentale della vastissima rotta del traffico di hashish nel Mediterraneo, dal Maghreb al Vicino Oriente, fino ai Balcani e al resto d’Europa, scoperta e colpita duramente nel corso dell’operazione di polizia internazionale “Rose of the winds” finalizzata al contrasto al traffico internazionale di stupefacenti. Fiorente il suo giro d’affari, specie sulla rotta tra il Marocco e la Libia, ricostruiti grazie anche alle intercettazioni della Guardia di finanza di Palermo. L’uomo e’ stato arrestato insieme al figlio, dopo un inseguimento e si ritiene che sia in grado di movimentare ogni anno 400 mila chili di hashish, fatturando oltre 4 miliardi di euro. “Un esito importantissimo, frutto di una cooperazione internazionale senza precedenti”, ha commentato il procuratore Francesco Lo Voi. Una innovativa operazione di polizia internazionale sviluppata negli ultimi due anni, con una trentina di natanti fermati, oltre 200 persone arrestate in flagranza di reato, 400.000 chili di hashish sequestrati e 500 di cocaina. Mobilitato l’Europol, l’ufficio europeo di polizia. In campo il Gico e il Comando operativo aeronavale della Guardia di finanza, l’Ufficio centrale francese per la repressione del traffico illecito di stupefacenti, la Gendarmerie royale del Marocco, la Guardia Civil della Spagna, la Guardia costiera della Grecia. E l’inchiesta va avanti, inseguendo altri trafficanti, soprattutto libici, seguendo le tracce della droga e dei soldi che portano fino agli Emirati Arabi. Cosi’ il Mediterraneo diventa anche il teatro di una vera e propria guerra economica e criminale, fenomeno illegale globale tra i piu’ pericolosi per la comunita’ internazionale, collegato agli altri interessi della criminalita’ organizzata. Un luogo dove si combatte, dunque, una battaglia cruciale.