Una devozione e una fede vecchia di 500 anni eppure sempre viva e talora pervasa da esplosioni che alcuni ritengono paganeggianti.
In questa prima domenica di luglio la festa di San Calò è esplosa con tutti i modi di rapportarsi del popolo a un santo che sarà onorato ancora per un’altra domenica, la solita seconda domenica di Luglio.
Una folla straripante si è assiepata nella piccola piazza della Chiesa di San Calogero occupando persino tutti gli spazi che potevano offrire i giardinetti di Porta di Ponte e i balconi dei palazzi che si affacciavano sulla piazza.
L’uscita del fercolo del santo dalla chiesa è stata puntuale alle 12 con una novità nella maggiore compostezza dei devoti portatori. Si è vista una statua non più ondeggiante avanti e indietro ma apparire quasi in ralenti tra gli applausi e le grida della folla. Altra novità di quest’anno (e già annunciata sabato scorso dal parroco don Giuseppe Veneziano), la visita di San Calogero a San Gerlando e alla riaperta cattedrale.
Il fercolo di San Calò ha raggiunto nel tardo pomeriggio il sagrato della cattedrale dove una breve cerimonia di preghiera è stata officiata dal parroco della cattedrale don Giuseppe Pontillo insieme a don Giuseppe Veneziano. Anche qui folla devota e incuriosita che si è unita alle invocazioni e alle grida tradizionali dei portatori.
Stasera ancora un percorso tra le vie cittadine e il rientro nel santuario non prima dei classici fuochi d’artificio.