Agrigento

Agrigento, furto energia e truffa all’Enel: slitta ancora “Alta Tensione”

Collegio giudicante definitivamente composto ma stavolta mancano i testimoni. Ancora un rinvio del processo scaturito dall’inchiesta “Alta Tensione” che vede sul banco degli imputati venti persone.  Dopo il rinvio a giudizio la vicenda era approdata in aula subendo alcuni “stop” per l’individuazione di un collegio di giudici. Situazione che si è ripetuta questa mattina questa […]

Pubblicato 6 anni fa

Collegio giudicante definitivamente composto ma stavolta mancano i testimoni. Ancora un rinvio del processo scaturito dall’inchiesta “Alta Tensione” che vede sul banco degli imputati venti persone. 

Dopo il rinvio a giudizio la vicenda era approdata in aula subendo alcuni “stop” per l’individuazione di un collegio di giudici. Situazione che si è ripetuta questa mattina questa volta per mancanza dei testi. Per questo motivo il presidente Alfonso Malato ha dovuto rinviare l’udienza al 4 novembre invitando i testi oggi non comparsi a presentarsi. 

La vicenda scaturisce dall’operazione “Alta Tensione” dei carabinieri della Compagnia di Agrigento nel marzo 2017. Secondo gli inquirenti due verificatori Enel, dietro compenso, avrebbero chiuso un occhio su allacci abusivi costruiti artificialmente e distribuiti in mezza provincia per sottrarre energia elettrica. L’operazione ebbe origine dalla denuncia di un imprenditore a cui era stata avanzata dai verificatori una richiesta di denaro. A processo ci sono venti persone: oltre i due verificatori Enel anche i presunti beneficiari del “sistema” tra cui anche numerosi commercianti.

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