Siti minerari dismessi, il coordinamento “Nessun Dorma” avvia procedure per inserimento nei SIN
Il coordinamento interprovinciale, Agrigento-Caltanissetta, “Nessun Dorma”, costituito dal MeetUp Racalmuto in MoVimento, dall’Associazione No SerradifalKo Onlus, dall’Associazione AttivaMente Campofranco, dal giornalista Alan David Scifo di Aragona e dal MeetUp Casteltermini 5 Stelle, a seguito del convegno tematico sui tumori, svoltosi a Serradifalco, che ha messo alla luce un’alta incidenza tumorale nelle due province succitate, le […]
Il coordinamento interprovinciale, Agrigento-Caltanissetta, “Nessun Dorma”, costituito dal MeetUp Racalmuto in MoVimento, dall’Associazione No SerradifalKo Onlus, dall’Associazione AttivaMente Campofranco, dal giornalista Alan David Scifo di Aragona e dal MeetUp Casteltermini 5 Stelle, a seguito del convegno tematico sui tumori, svoltosi a Serradifalco, che ha messo alla luce un’alta incidenza tumorale nelle due province succitate, le diverse criticità idrogeologiche e morfologiche presenti su estese porzioni di territorio comprendente i siti minerari dismessi e non bonificati e le potenzialità degli stessi siti, ha deciso di effettuare una richiesta di atto di indirizzo dei Consigli Comunali delle zone interessate per l’avviamento delle procedure atte alla redazione di un progetto che possa consentire l’inserimento, nei Siti di Interesse Nazionale (SIN), dei territori comprendenti i siti minerari dismessi di Aragona, Casteltermini, Campofranco, Comitini, Racalmuto, San Cataldo e Serradifalco, in base alla normativa prevista in materia, al fine di bonificare le intere aree, in relazione alle caratteristiche dei luoghi, alla quantità e pericolosità degli agenti inquinanti presenti e al rilievo sull’impatto ambientale in termini di rischio sanitario ed ecologico e di pregiudizio per i beni ambientali e culturali, affinché potenziali pericoli dovuti ad una, fisiologica, trasformazione del manto e ad infiltrazioni dovute allo smottamento stesso, che potrebbero, inquinare le falde acquifere ed i terreni afferenti e verosimilmente, essere causa di patologie oncologiche o di carattere neurodegenerativo progressivo, possano essere resi salubri e turisticamente fruibili, creando un indotto economico ed un’importante valorizzazione storico-culturale.
I componenti del Coordinamento di definiscono fiduciosi sulla riuscita dell’importante obiettivo e di una svolta positiva e concreta per le proprie comunità.