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L’inchiesta su mafia, droga e armi tra Licata e Canicattì: 8 indagati (NOMI)

Per quattro di loro è scattato l’arresto in flagranza di reato mentre altrettanti risultano indagati a piede libero (NOMI)

Pubblicato 5 ore fa



Per quattro di loro è scattato l’arresto in flagranza di reato mentre altrettanti risultano indagati a piede libero. Sono otto le persone destinatarie di un decreto di perquisizione, con annesso avviso di garanzia, finite al centro di un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Palermo che ipotizza i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al traffico di armi e droga, ricettazione e minacce aggravate dal metodo mafioso.

Gli indagati sono: Carmelo Marino, 45 anni, di Licata; Domenico Cusumano, 54 anni, di Licata; Rosario Cusumano, 26 anni, di Licata; Serena Gerbino, 32 anni, di Licata; Giacomo Marino, 52 anni, di Licata; Giovanni Angelo Santamaria, 34 anni, di Licata; Carmelo Antonio Gueli, 24 anni, di Licata; Diego Bordonaro, 33 anni, di Canicattì. Ai primi tre – Carmelo Marino e i Cusumano, padre e figlio – viene contestato anche il reato di 416bis, vale a dire mafia. Agli altri, invece, il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.

I poliziotti della Squadra mobile di Agrigento, agli ordini del vicequestore Vincenzo Perta, hanno arrestato in flagranza di reato quattro degli otto indagati: si tratta di Domenico Cusumano, 54 anni, di Licata, e Rosario Cusumano, 26 anni, rispettivamente padre e figlio. Nella loro disponibilità sono state rinvenute pistole, fucili, munizioni e denaro. In manette anche i fratelli Carmelo e Giacomo Marino, arrestati in flagranza per droga: al primo sono stati rinvenuti oltre due chilogrammi di hashish e quasi trecento grammi di cocaina occultati nel vano contatori di un condominio; al secondo, invece, oltre 140 grammi di marijuana. Per il canicattinese Bordonaro è scattata la denuncia a piede libero per ricettazione in seguito al ritrovamento di tre auto ritenute provento di furto. 

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