Catania

Vittime di violenza, l’avvocato Ferrante: “indennizzi paragonabili a delle elemosine di Stato”

“Dopo quasi quindici anni, l’Italia non si è adeguata alla normativa Europea che imponeva agli Stati membri di introdurre una tutela entro illuglio 2005 per assegnare alle vittime dei reati violenti (omicidio, violenza sessuale e lesioni gravissime) una giusta indennità di carattere economica.” cosi in una missiva l‘Avvocato Massimo Ferrante Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale […]

Pubblicato 4 anni fa

“Dopo quasi quindici anni, l’Italia non si è adeguata alla normativa Europea che imponeva agli Stati membri di introdurre una tutela entro il
luglio 2005 per assegnare alle vittime dei reati violenti (omicidio, violenza sessuale e lesioni gravissime) una giusta indennità di carattere economica.”
cosi in una missiva l‘Avvocato Massimo Ferrante Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Difesa e Giustizia.

“Soltanto nel 2016, l’Italia, ha tentato ad adeguarsi agli altri paesi dell’Unione, con una legge che ha mortificato due volte le vittime. Per prima cosa ha individuato degli importi paragonabili a delle elemosine di Stato, stabilendo limiti che hanno impedito ai beneficiari di poter usufruire dell’indennizzo previsto: -euro 50 mila, in favore degli eredi, per il delitto di omicidio; -euro 60 mila solo per i figli delle vittime di omicidio commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona legata da relazione affettiva;-euro 25 mila per il delitto di violenza sessuale, salvo che ricorra la circostanza della minore gravità (art. 609 bis, comma 3, codice penale);-euro 25 mila per le lesioni personali gravissime (art. 583, comma 2, codice penale);-euro 25 mila per la deformazione dell’aspetto mediante lesioni permanenti al viso (art. 583-quinquies,codice penale). Inoltre, continua l’avvocato Ferrante, per tutti i delitti avvenuti dopo il 2005, ha stabilito il termine del 31.12.2021, come ultima data per l’inoltro delle domande di accesso al Fondo.
La legge prevede, infatti, che i richiedenti abbiano esperito l’azione esecutiva per il risarcimento nei confronti del reo e che questa sia risultata infruttuosa.Nei prossimi mesi la nostra Associazione provvederà a redigere una proposta di legge ordinaria che modifichi in maniera radicale tutto l’impianto normativo e la invieremo a tutti i gruppi parlamentari,così da verificare la sensibilità del Legislatore su questo tema.La proposta di legge sarà anche accompagnata da convegni e da una campagna di sensibilizzazione che coinvolgerà anche alcuni familiari di vittime“, ha concluso il Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Difesa e Giustizia.

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