Il crollo dell’ex ospedale in via Atenea, 9 indagati: disposto incidente probatorio (tutti i nomi)
Nell’inchiesta ci sono 9 indagati e tra questi compare il nome anche del rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri
Il Gip del Tribunale di Agrigento Micaela Raimondo, accogliendo la richiesta del procuratore Giovanni Di Leo e del sostituto Annalisa Failla, ha disposto l’incidente probatorio nell’ambito dell’inchiesta sul crollo avvenuto all’interno del cantiere per la realizzazione della nuova sede universitaria in via Atenea.
Si tratta di accertamenti irripetibili per stabilire la causa del cedimento del muro di cinta. Il prossimo 23 luglio verrà affidato, previo giuramento, l’incarico all’ingegnere Vincenzo Ragusa. Il perito dovrà, in particolare, accertare le cause del cedimento con riferimento a eventuali “condotte di negligenza, imprudenza o imperizia nell’esecuzione dei lavori da parte dei soggetti intervenuti alla progettazione, esecuzione e direzione dei lavori di ristrutturazione”.
L’ingegnere Ragusa dovrà, inoltre, individuare e stabilire gli interventi immediati da eseguire per scongiurare crolli di ulteriori porzioni dell’immobile e le relative modalità operative, con relativa redazione del progetto di messa in sicurezza.
Nell’inchiesta ci sono nove indagati, come è noto da tempo, e tra questi compare il nome anche del rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri, 63 anni, di Palermo. Gli altri indagati, tra tecnici, progettisti e imprenditori sono: Rosario Lo Piccolo, 56 anni di Palermo; Michele Carrubba, 55 anni di Erice (Trapani) Edoardo Solito, 33 anni, di Putignano (Ba); Andrea Milano, 61 anni di Porto Empedocle; Giovanni Pisano, 47 anni di Palermo e residente ad Agrigento; Pietro Agnello, 67 anni di Agrigento; Sergio Cusin, 84 anni di Candelo (Biella); Martino Solito, 66 anni di Martina Franca (Ba). Per tutti le ipotesi di reato individuate dalla Procura sono: crollo di costruzioni o altri disastri dolosi, delitti colposi di danno in concorso.
Un atto dovuto per consentire di esercitare il diritto alla difesa e partecipare agli esami irripetibili. Cinque, invece, le persone offese tra i proprietari delle strutture ricettive e delle abitazioni che sono state evacuate in seguito al crollo: Giovanni Svettini, Alessandro Maltana, Vanessa Di Rosa, Adriana e Teresa Gallo Ingrao tutti residenti o con attività imprenditoriali in Vicolo ospedale dei Cavalieri di Malta e Salita Madonna degli Angeli.
L’inchiesta, coordinata dal pm Annalisa Failla, è stata eseguita sul campo dai carabinieri di Agrigento. Al centro dell’attività investigativa le normative sulla sicurezza del lavoro in relazione agli scavi sottostanti l’edificio. Il cedimento si è verificato all’inizio del mese di maggio nel tardo pomeriggio, accompagnato da un forte boato che ha messo in allarme residenti, commercianti e persone che si trovavano nel “salotto buono” di Agrigento. Soltanto il “caso” e una allerta meteo arancione diffusa quel giorno hanno evitato conseguenze ben peggiori di quelle poi effettivamente verificatesi.