Lampedusa, sequestrato deposito carburanti dell’aeroporto
"E' pericoloso per l'incolumità pubblica": indagato titolare
La Guardia di Finanza, su delega del procuratore aggiunto Salvatore Vella e del sostituto procuratore Cecilia Baravelli, ha sequestrato preventivamente il deposito fiscale di carburanti sito all’interno dell’aeroporto di Lampedusa.
Il provvedimento cautelate di carattere reale è stato emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Agrigento, che, sulla scorta delle evidenze investigative, ha ravvisato nella prosecuzione dell’attività di tale deposito aeroportuale, destinato ad assicurare il rifornimento degli aeromobili ed affidato alla gestione di una società a capitale privato, un pericolo per la salute dei lavoratori e l’incolumità pubblica, determinato dal rischio concreto ed attuale di incendio.
Le indagini sono state avviate a seguito di un esposto depositato presso gli uffici di questa Procura della Repubblica dai responsabili della AST Aeroservizi Spa, società concessionaria di ENAC della gestione totale dell’aeroporto di Lampedusa. Le verifiche, affidate al personale della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Agrigento, hanno accertato numerose e gravi irregolarità nel funzionamento delle attrezzature e dei dispositivi antincendio, nonché numerose violazioni della normativa sulla sicurezza dei lavoratori, tali da non consentire ulteriormente l’esercizio dell’attività del deposito di carburanti.
LA NOTA AST
L’amministratore della società privata usuaria del deposito è indagato, a piede libero, per i reati previsti e puniti dagli artt. 55, in relazione all’art. 46, comma 1 e 68 del D.lgs 81/2008 – testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono state già avviate dagli enti preposti le iniziative necessarie per assicurare la continuità, in sicurezza, del servizio di rifornimento di carburante degli aeromobili in transito sull’isola di Lampedusa.
“Il provvedimento dell’autorita’ giudiziaria segue un nostro esposto visto che, nel tempo, avevamo constatato una serie di criticita’ nel rapporto di concessione e quindi di gestione, da parte del privato, di quest’area adibita a deposito carburante. La tempestivita’ dell’autorita’ giudiziaria e degli organi di polizia ha portato a questo provvedimento di sequestro”. Lo ha detto Gaetano Tafuri, amministratore unico di Ast aeroservizi: la societa’ che gestisce l’aeroporto di Lampedusa in merito al provvedimento di sequestro preventivo del deposito fiscale di carburante all’interno dell’aeroporto di Lampedusa, firmato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento. “Se chi doveva vigilare, lo avesse fatto realmente – aggiunge – e se il privato avesse gestito l’impianto in maniera diversa, tutto questo si sarebbe potuto evitare, ma trattandosi di carburante e’ stata nostra cura mettere al centro d’attenzione oltre agli interessi dell’aeroporto quelli del territorio perche’ in caso di incendio le conseguenze avrebbero potuto essere particolarmente gravi In merito al rischio disagi, l’amministratore unico dell’Ast ha precisato che “al momento stiamo cercando di provvedere perche’ abbiamo gia’ inviato una richiesta alle autorita’ competenti per avere l’autorizzazione a svolgere direttamente il servizio in favore degli operatori sanitari: il 118 e poi, per la stagione estiva, per gli aerei che hanno programmato gli arrivi su Lampedusa”. A preoccupare di piu’, inevitabilmente, visto che a Lampedusa non c’e’ un vero e proprio ospedale, e’ il servizio di trasferimento con eliambulanza. “Mi risulta che la stessa societa’ privata, adoperando il carburante che ancora ha all’interno dell’autobotte provvedera’ a rifornire il servizio 118, sicuramente per una quindicina di giorni non verranno sofferte problematiche, mentre stiamo sollecitando continuamente per fare in modo che venga convocata una conferenza di servizi per ottenere l’autorizzazione. Da oltre un anno – spiega Tafuri – chiediamo di poter avere noi queste autorizzazioni per erogare direttamente il servizio di carburante, ma c’e’ stata sempre negata. Ritenevamo gia’ che l’atto di concessione di quest’area avesse gia’ dei problemi, ma non siamo stati noi a darla. E’ una questione che riguarda direttamente Enac”. “In merito alle criticita’ della gestione del deposito – ha aggiunto Tafuri – avevamo qualche sospetto e in occasione di un accesso del 14, 15 e 16 aprile, presenti anche tecnici dell’Enac, abbiamo verificato che non funzionano gli impianti, che c’e’ dispersione di carburante a terra, che l’impianto antincendio non funziona. C’erano estintori o manichette senza nemmeno la revisione, tutta una serie di problemi intollerabili che ci hanno spinti, e anche per un senso di giustizia, a presentare un esposto”. La Procura di Agrigento aveva dato un termine per la messa in regola dell’impianto. “Il primo provvedimento di sequestro della Procura e’ di febbraio 2020 – ha detto ancora Tafuri – per garantire il servizio Nautilus venne autorizzata per garantire gli aeromobili e il 118 Dovevano essere fatte pero’ delle manutenzioni che non sono state fatte, noi abbiamo scritto, sollecitato Enac e tutti gli organi competenti affinche’ attenzionassero la situazione e siamo arrivati all’ispezione di meta’ aprile. Quei serbatoi – ha concluso l’amministratore unico dell’Ast – hanno milioni di litri di carburante e un eventuale danno sarebbe stato esteso”.
LA NOTA ENAC
“Con riguardo alle dichiarazioni rese dal legale rappresentante della societa’ AST, titolare della concessione per la gestione totale dell’aeroporto di Lampedusa sul sequestro del deposito carburante disposto dalla Procura di Agrigento, si ritiene doveroso precisare che in base alla convenzione di concessione di gestione totale AST e’ subentrato in tutti i rapporti attivi e passivi facenti capo all’ENAC, compresi rapporti con i terzi concessionari, tra i quali il gestore del deposito carburante”. Si legge in una nota dell’Enac in merito al sequestro preventivo del deposito fiscale di carburanti che si trova nell’aeroporto di Lampedusa per violazioni delle norme per la sicurezza dei lavoratori. “Si ribadisce – prosegue – che, in base al codice della navigazione, e’ compito del gestore aeroportuale, e quindi nel caso specifico di AST, garantire lo svolgimento in sicurezza dei servizi aeroportuali, compresa la gestione del deposito del carburante”. “In considerazione di reiterati inadempimenti da parte di AST, rispetto a obblighi convenzionali con riflessi sulla sicurezza e sull’operativita’ e di altri rilievi gia’ mossi alla societa’ da parte dell’ENAC, si avvieranno le verifiche necessarie per il mantenimento dell’affidamento in concessione della gestione dell’aeroporto di Lampedusa in capo a Enac”, conclude.