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Tragedia a Ravanusa, si continua a scavare tra le macerie (LIVE)

Quattro vittime accertate

Pubblicato 3 anni fa

Le vittime accertate dell’esplosione di Ravanusa sono Pietro Carmina, Enza Zagarro e Liliana Minacori. Contrariamente a quanto comunicato in un primo momento dalla Protezione Civile, non e’ stata ancora individuata una quarta vittima. Due donne sono sopravvissute: Rosa Carmina e Giuseppina Montana. Sei ancora i dispersi. Sono almeno 5 cinque le palazzine crollate la notte scorsa dopo l’esplosione avvenuta a Ravanusa . Due di queste, come dicono i Vigili del Fuoro sono “polverizzate”, altre palazzine sono state fortemente danneggiate. L’onda d’urto ha raggiunto ameno i 100 metri di distanza, danneggiando anche vetri e suppellettili di palazzine lontane dal luogo del disastro.  Poco dopo le 10, i Vigili del Fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso a Ravanusa hanno chiesto silenzio da parte di tutti i presenti sul luogo dell’esplosione per accertare la natura di un rumore proveniente dalle macerie nella speranza che possa essere la voce di un sopravvissuto.  “C’e’ una devastazione totale su una superficie molto molto estesa, uno scenario insolito perche’ generalmente i danni da esplosione da gas sono piu’ contenuti”. Cosi’ il responsabile della comunicazione dei Vigili del Fuoco Luca Cari descrive lo scenario che si e’ presentato ai pompieri a Ravanusa dopo l’esplosione che ha devastato diverse palazzine. Al momento ci sono ancora 6 dispersi, confermano i vigili del fuoco che stanno concentrando le ricerche in un punto specifico. Non ci sono pero’ allo stato segnali di persone in vita. “I tempi sono ancora compatibili con la possibilita’ di trovare persone in vita – dice ancora Cari – le speranze ci sono ancora”. 

Sono circa 50 le persone sfollate che non possono rientrare in casa dopo l’esplosione, ieri sera, che ha provocato il crollo di una palazzina a quattro piani in via Galilei a Ravanusa, in provincia di Agrigento. Lo ha reso noto il Dipartimento di Protezione Civile regionale. Il Comune ha preparato luoghi temporanei per l’ospitalità, ma in larga parte gli sfollati hanno trovato accoglienza da parenti e amici. 

LE IMMAGINI

MUSUMECI A RAVANUSA

Il presidente della Regione Nello Musumeci sta arrivando a Ravanusa sul luogo dove ieri sera un’esplosione provocato da una fuga di gas metano ha provocato il crollo di alcuni edifici con quattro morti accertati fino ad ora, due donne superstiti e cinque dispersi. Per tutta la notte il Governatore, partito questa mattina da Palermo, ha seguito gli sviluppi della sciagura tenendosi costantemente in contatto con il capo dipartimento della Protezione Civile regionale Salvo Cocina che sta coordinando le operazioni di soccorso.

LE DICHIARAZIONI DEL COLONNELLO STINGO

“La scena che si è presentata ai soccorritori è stata quella di un post terremoto. Un sisma del massimo grado della scala Mercalli che non ha lasciato scampo. Un’esplosione sotterranea ha ingoiato sette palazzi, che sono stati completamente rasi al suolo”. “La macchina dei soccorsi si è attivata immediatamente”, racconta ancora. Sul posto i vigili del fuoco, i carabinieri con i rinforzi arrivati da Licata e i volontari della Protezione civile e della Croce Rossa. “Lo scenario che si è presentato davanti ai nostri occhi era drammatico – spiega il colonnello Stingo -. Al di là dell’esplosione, violentissima, si era sviluppato un vasto incendio difficile da domare a causa del metano che continuava a fuoriuscire. Grazie alle attrezzature in dotazione ai vigili del fuoco si è riusciti a intervenire subito e a estrarre la prima persona viva. Questa immensa gioia, però, è stata subito dopo vanificata dall’estrazione dei primi corpi senza vita”. Nelle prime fasi le ricerche sono state facilitate dalle voci. “Le sentivamo provenire da sotto le macerie. Una volta chiuso il gas è stato possibile scavare togliendo pietra per pietra e salvare i primi superstiti”. Sul posto anche i cani molecolari, il cui intervento è reso difficoltoso dall’odore “acre e forte di gas e di bruciato che si avverte in tutta l’area”. “Non tutti gli appartamenti in quel momento erano abitati – prosegue il comandante provinciale dei carabinieri di Agrigento – e qualcuno potrebbe essere dentro una ‘cellula’ che lo ha protetto. La speranza di trovare ancora qualcuno in vita non ci abbandona. Non molliamo. Continuiamo a scavare”.

APERTA INCHIESTA PER DISASTRO COLPOSO

La Procura di Agrigento ha aperto una indagine per disastro colposo a carico di ignoti, dopo l’esplosione a Rvanusa, nell’agrigentino, e i crolli di edifici in cui sono morte almeno 4 persone e in cui 5 risultano disperse. Due donne sono state tratto in salvo dai soccorritori e sono ricoverate in ospedale.

(IN AGGIORNAMENTO)

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