Canicattì

“Non adattatevi, mordete la vita”, l’istituto Foscolo rende omaggio al professore Carmina 

“Non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi: infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita, non adattatevi.”

Pubblicato 2 anni fa



“Non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi: infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita, non adattatevi.” Scriveva così il professore Pietro Carmina all’indomani del suo pensionamento dopo una vita trascorsa tra i banchi di scuola ad insegnare storia e filosofia. Gli ultimi venticinque anni li aveva passati al Liceo Classico Foscolo di Canicattì. È passato un anno dalla strage di Ravanusa, quell’enorme boato che ha sventrato un intero quartiere e provocato dieci vittime. Tra queste proprio Pietro Carmina. A dodici mesi dalla tragedia la scuola dove ha insegnato per mezzo secolo gli tributa, proprio come aveva fatto il presidente della Repubblica Mattarella durante il discorso di fine anno, un doveroso omaggio intitolandogli la sala conferenze. 

Nella cerimonia, svoltasi questo pomeriggio a Canicattì, è intervenuto Mario Carmina che nella notte dell’11 dicembre dello scorso anno perse non soltanto il padre Pietro ma anche la madre Carmela Scibetta: “È stato un anno molto difficile, si sono perse le abitudini quotidiane che riempivano le nostre giornate e che non ritroverò più. L’evento di oggi mi riempie il cuore ed è fondamentale per portare avanti il nome di mio padre e di tutte le vittime di questa strage. Mio padre ha trascorso venticinque anni in questa scuola ed è stato un pilastro il liceo classico e un amico di tutti. Oltre a insegnare ha voluto sempre creare un rapporto con alunni e colleghi. 

Alla cerimonia ha partecipato il primo cittadino Vincenzo Corbo, le massime autorità civili, militari e religiose. Lunghi applausi per ricordare il prof. Carmina e tanta commozione anche da parte dei docenti che hanno lavorato fianco a fianco con il professore.

“Memoria e responsabilità ci hanno indotto a vivere questo momento e di intitolazione della sala conferenze a Pietro Carmina. Quella lettera che ha fatto il giro d’Italia dopo la sua morte è un manifesto pedagogico di cui abbiamo bisogno per combattere il clima mortifero che connota il mondo scolastico e non soltanto. Dobbiamo dare speranza e quella lettera è un incitamento ai giovani,” cosi la dirigente scolastico dell’istituto “Foscolo” Rossana Virciglio.

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