Parte da Canicattì la Staffetta della Legalità, Pietro Bennici: “la mafia si combatte con la cultura”
Il primo Comune a prendere il testimone della staffetta è Favara
E’ partita da Canicattì la “Staffetta della legalità”. L’iniziativa è stata presentata questa mattina all’interno del Palazzo Comunale. L’idea è nata da Pietro Bennici che, in condivisione con l’Associazione per onorare la memoria dei caduti nella lotta contro la mafia e l’Associazione Amici del giudice Rosario Angelo Livatino, ha donato all’Amministrazione tre tabelloni raffiguranti i tre martiri di mafia, il beato giudice Rosario Livatino, il giudice Antonino Saetta e il figlio Stefano, che verranno affissi nei due principali ingressi della città. “La mafia non si combatte con le pistole ma con la cultura. Dobbiamo narrare a chi viene per la prima volta a Canicattì la nostra terra“, ha dichiarato Pietro Bennici. A fare gli onori di casa il primo cittadino Vincenzo Corbo. “Iniziative come queste mi riempono di gioia, perchè hanno il fine di tenere vivo il ricordo delle vittime di mafia”, ha dichiarato il sindaco Corbo che ha annunciato, in presenza di Roberto Saetta, l’intitolazione della villa comunale alla memoria del giudice Antonino Saetta. Oltre alle autorità civili, militari e religiosi, ha partecipato Andrea Piazza, fratello di Emanuele Piazza agente dei servizi segreti ucciso da Cosa nostra. “E’ importante raccontare ai giovani chi era mio fratello, un giovane agente che all’età di 29 anni venne sciolto nell’acido per mano mafiosa, un giovane con dei valori e che credeva nella giustizia che si è sacrificato ma che è dimenticato dalle istituzioni”. Il primo Comune a prendere in mano il testimone sarà Favara. Durante la settimana della legalità verranno affissi due tabelloni in memoria del piccolo Stefano Pompeo, Gaetano Costa, Claudio Domino, Gaetano Genova, Vito Ievolella, Lenin Mancuso, Emanuele Piazza, Cesare Terranova e Calogero Zucchetto, tutte vittime innocenti di mafia. La proposta è stata fortemente voluta da Antonietta Vita, Gaspare Castronovo, Marianna Zambito e Salvatore Fanara, oggi presenti a Canicattì insieme al vicesindaco Antonino Liotta per ricevere il testimone della staffetta.
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