Abusivismo edilizio, blitz di Goletta Verde sulla spiaggia della Maddalusa
Al grido “Abbatti l’abuso” questa mattina Goletta Verde di Legambiente ha organizzato un blitz lungo la spiaggia della Maddalusa
Al grido “Abbatti l’abuso” questa mattina Goletta Verde di Legambiente ha organizzato un blitz lungo la spiaggia della Maddalusa, sulla costa di Agrigento, per chiedere l’immediata demolizione degli edifici abusivi ancora presenti lungo la costa. Un monito che l’associazione ambientalista ha lanciato da un’area di alto pregio naturalistico: la spiaggia di Maddalusa ricade, infatti, all’interno del Parco della Valle dei Templi, ma qui le costruzioni abusive ne compromettono gravemente l’integrità paesaggistica. Una vergogna su cui occorre intervenire al più presto. Per questo Legambiente ha srotolato sulla spiaggia lo striscione “Abbattiamolo”.
Secondo l’ultimo report Ecomafia, nel 2024 in Sicilia sono stati accertati 1.183 reati nel ciclo illegale del cemento, 1.197 le persone denunciate, in linea con i dati del 2023. Le province con più reati accertati nel ciclo illegale del cemento sono: Messina con 85 illeciti, Palermo 73, Agrigento 39, Catania 27, Ragusa 14, Caltanissetta e Trapani, rispettivamente 9, Enna e Siracusa, rispettivamente 3 (i dati non comprendono i reati accertati dal Comando carabinieri Tutela Ambientale e Sicurezza energetica e Tutela del lavoro, disponibili solo su base regionale). In questa regione, secondo il rapporto BES (Benessere equo e sostenibile) dell’Istat, ogni 100 case costruite rispettando le regole se ne costruiscono 48,2 illegali (quarta regione come indice di abusivismo edilizio dopo Calabria e Basilicata, ex aequo a quota 54,1 e Campania, a 50,4). Sempre in Sicilia, secondo l’ultima edizione di “Abbatti l’abuso” dal 2004 al 2022 nei 154 Comuni siciliani che hanno risposto al monitoraggio civico realizzato da Legambiente sono state emesse 18.409 ordinanze di demolizione di immobili abusive, una ogni 260 abitanti, e ne sono state eseguite 3.543, pari al 19,2%. Insomma, otto volte su dieci l’abusivo riesce a farla franca.
“L’abusivismo edilizio – commentano Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia e Alice De Marco, portavoce di Goletta Verde – è una piaga che tiene in ostaggio il territorio. Con questo blitz sulla spiaggia di Maddalusa vogliamo ricordare che è necessario riaffermare il principio di legalità e dimostrare che l’abusivismo edilizio non può e non deve restare impunito. La migliore prevenzione contro il cemento illegale è l’esecuzione delle demolizioni degli immobili abusivi”.
Legambiente ricorda, inoltre, anche l’importantesentenza della Corte Costituzionale – la sentenza n. 72/2025 del 25 marzo, depositata il 23 maggio – con la quale è stato chiarito che non è possibile aggirare il divieto di edificazione nella fascia costiera, neanche con leggi urbanistiche o deroghe. In particolare, la Corte Costituzionale ha respinto tutte le questioni di legittimità sollevate dal CGA in ordine all’art.2, comma 3 della l.r. 15 del 1991 che sancisce l’applicazione erga omnes e immediatamente efficace del divieto assoluto di edificazione entro i 150 metri dalla battigia previsto dall’art.15 della legge regionale n.78 del 1976. Con questa sentenza, per Legambiente, si è messa la parola fine alle numerose forzature interpretative sulla corretta applicazione di una norma sacrosanta che, già cinquant’anni fa, aveva sancito il vincolo dell’inedificabilità assoluta nella fascia dei 150 metri dal mare.
Dopo il blitz di oggi, Goletta Verde dà appuntamento a domani lunedì 21 luglio ore 11.00 a Porto Empedocle, presso il bar al porto (in via molo 5), dove presenterà in conferenza stampa i dati dei monitoraggi effettuati lungo le coste della Sicilia. Per accreditarsi i giornalisti dovranno inviare e-mail a golettaverde@legambiente.it