Giudiziaria

Inchiesta Zefiro, i soldi della cocaina: “Ho ancora 150 mila euro da spendere”

Un tenore di vita ritenuto sproporzionato con ricorrenti viaggi, pernottamenti in strutture ricettive versamenti di denaro su una carta di credito e droga

Pubblicato 2 anni fa

Un tenore di vita ritenuto sproporzionato con ricorrenti viaggi, pernottamenti in strutture ricettive, regali, versamenti di denaro continui su una carta di credito e droga. Troppo per chi, in una sola stagione estiva, ha lavorato prima in una pizzeria e poi per un’agenzia immobiliare facendo richiesta anche di poter beneficiare del reddito di cittadinanza. Elementi che non sono certamente passati inosservati agli inquirenti della procura di Agrigento che, nell’ambito della maxi inchiesta Zefiro su un maxi traffico di cocaina, hanno ingrandito la lente investigativa sulla figura di Jacopo Blandina, 32 anni.

Figlio di Ignazio, arrestato lo scorso anno dopo essere stato sorpreso con quasi 25 chili di cocaina in giardino; nipote di Giovanni Blandina, novantunenne fermato dai carabinieri all’alba di ieri. Insieme al nonno è accusato di aver proseguito l’attività di spaccio del padre,  nel frattempo finito in carcere, sull’isola. E che parte dei proventi del traffico di droga siano stati utilizzati dal giovane. Ed è per questo che l’inchiesta della procura di Agrigento, coordinata dal facente funzioni Salvatore Vella e dal sostituto Giulia Sbocchia, oltre ai tradizionali metodi di indagine si è avvalsa anche di accertamenti di natura bancaria e finanziaria.

Anche al telefono il giovane Blandina sembrava non curante. Dopo aver prenotato una suite con vasca idromassaggio ad una coppia di amici viene invitato a non sperperare inutilmente il denaro: “La devi smettere di sputtanare soldi”. La risposta è molto chiara: “C’ho ancor centocinquantamila euro da spendere”. E i movimenti di denaro sospetti sono tanti: quasi 8 mila euro in appena quattro mesi, 760 euro prelevati in ventiquattro ore, un viaggio in taxi spendendo 275 euro. Denaro che, secondo le indagini, sarebbe stato  in realtà nella disponibilità del nonno e occultato nell’abitazione che i due condividevano. Circostanza che emergerebbe da alcune intercettazioni.

Una di queste è quella tra Blandina e un amico a cui chiede il favore di andare a prendere i soldi: “Mi devi fare un favore, se mio nonno è a casa non possiamo fare niente.. io sono rimasto con 68 centesimi nella carta di credito.. devi andare a casa e poi ti dico.. nella camera da letto.. mi sto fidando..non ti prendere un euro in più..” L’amico, preoccupato, si rifiuta e chiede di mandare un’altra persona: “A chi ci devo mandare che ci sono 168 mila euro.. di chi mi devo fidare che c’è una carpetta piena di soldi e ho paura che si li prendono tutti..” Un’altra conversazione di un certo interesse investigativo viene intercettata nel marzo 2023. Blandina parla con un’amica: “Finalmente ho fatto pace con mio nonno.. abbiamo fatto pace e sono diventato nuovamente ricco.. affacciati che ti do i tuoi soldi.. sono contento che sono di nuovo ricco.. faccio un bel prelievo..veloce veloce.. duemila..”

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