Agrigento

Appalti e tangenti, area Progressista: “Scendiamo in piazza e rompiamo il silenzio”

L'area progressista ha lanciato una petizione online affinchè i cittadini possano firmare e scendere in piazza in massa

Pubblicato 2 mesi fa

Oggi i partiti che amministrano la città sono silenti, come se quello che sta succedendo non li riguardasse, come se i reati ipotizzati di corruzione, turbativa degli incanti e frode nelle pubbliche forniture non fossero dei gravissimi delitti contro l’interesse della collettività. Facciamo appello a tutti i cittadini arrabbiati e offesi. I malintenzionati che amministrano la cosa pubblica si nutrono della nostra indifferenza. Scendiamo in piazza a manifestare, squarciamo questo silenzio indecente, chiediamo la convocazione immediata di un Consiglio comunale aperto alla città. Si discuta del funzionamento della macchina amministrativa, delle sue inefficienze, delle degenerazioni, del malaffare diffuso”.  Questo l’appello, diventato anche petizione online sulla piattaforma Change.org, lanciato dall’Area Progressista di Agrigento formata dal Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Italia Viva, Legambiente, ARCI Agrigento, Agrigento in comune,  Agrigento Punto e a Capo, Laici Comboniani, Associazione Adila, Controcorrente – Lottare per Restare.

1 commenti
Un pensiero su "Appalti e tangenti, area Progressista: “Scendiamo in piazza e rompiamo il silenzio”"
  1. Salvatore ha detto:

    Bella iniziativa spero vivamente una presenza importante per un cambio di rotta……primo fra tutti abrogare il recepimento della legge regionale che ha fatto si che le gare di appalto tornassero ad essere gestite dagli enti pubblici e non dalle commissioni esterne alle pubbliche amministrazioni, questo garantiva la trasparenza e l’equità nella valutazione delle offerte era chiaro che i funzionari si sarebbero accordati per turbare le gare poste in essere dalle più piccole alle più importanti “vedasi rete idrica Comune di Agrigento”…come volevasi dimostrare si torna alla vecchia maniera, tanto lavoro per le forze dell’ordine, ma questo lo hanno voluto i nostri politici Da Roma alla Sicilia…

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