Mafia

Mafia, sequestrati beni per un milione di euro al boss Orazio Salvatore Scuto

Orazio Salvatore Scuto, alias "Araziu u' vittaru", negli ultimi 30 anni è stato raggiunto da varie misure di custodia cautelare

Pubblicato 4 ore fa



Nel quadro delle attività rivolte all’aggressione delle ricchezze illecitamente accumulate dalla criminalità organizzata, su delega di questa Procura Distrettuale della Repubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, nei giorni scorsi, hanno eseguito un provvedimento con cui il Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione – ha disposto il sequestro in materia di prevenzione antimafia dei patrimoni riconducibili a Orazio Salvatore Scuto, ritenuto indiziato di essere esponente di spicco di una frangia del clan “Laudani” attiva principalmente nel territorio dell’acese.

Si tratta, in particolare, di beni del valore di oltre 1 milione di euro, costituiti da n. 2 ditte individuali, n. 2 Immobili di pregio, un terreno, una autovettura e n. 3 conti correnti. Orazio Salvatore Scuto, alias “Araziu u’ vittaru”, negli ultimi 30 anni è stato raggiunto da varie misure di custodia cautelare ed è stato già più condannato in via definitiva per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso.

L’attività si pone a completamento delle investigazioni svolte da unità specializzate del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Economico-finanziaria di Catania nell’ambito dell’operazione “Report” che, nel 2020, aveva portato all’arresto di 18 persone – tra cui il predetto esponente apicale dei Laudani cd “Mussi i Ficurinia” indagate a vario titolo per associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione, usura, turbativa d’asta, favoreggiamento personale, detenzione e porto di armi da fuoco. In quel contesto, Orazio Salvatore Scuto, già detenuto, risultava gravemente indiziato di impartire ordini dal carcere di Caltanissetta ai suoi sodali grazie a “pizzini” abilmente nascosti nelle confezioni di succhi di frutta o in barrette di cioccolato che poi consegnava ai suoi familiari durante le visite

Il profilo criminale risultante dalle evidenze d’indagine e dalle condanne a carico di Orazio Salvatore Scuto hanno permesso di inquadrarlo a livello di gravità indiziaria quale soggetto “pericoloso” in quanto indiziato di appartenere a un’associazione mafiosa e, pertanto, nei suoi confronti sono stati effettuati mirati approfondimenti diretti a verificare il sussistere delle condizioni previste dal codice antimafia (D.Lgs. n. 159/2011) per l’applicazione delle misure di prevenzione a carattere patrimoniale.

A tal fine, su delega di questa Procura, il Nucleo PEF di Catania della Guardia di finanza ha condotto articolati accertamenti economico-finanziari individuando beni e disponibilità, direttamente o indirettamente riconducibili al predetto, non compatibili con le fonti reddituali lecite prodotte e come tali chiaramente sintomatici di una chiara sproporzione tra le ricchezze concretamente accumulate e le fonti reddituali formalmente a disposizione, di modesta entità. Pertanto, il patrimonio riconducibile a Scuto Orazio è stato — come prevede la legge – ricondotto a proventi di attività delittuose, essenzialmente derivanti dall’operatività criminale dell’associazione a delinquere di tipo mafioso e dalla forte capacità del sodalizio di inserirsi nel tessuto economico sociale.

Alla luce di tutti i riscontri eseguiti, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Catania, su proposta di questo Ufficio, ha dunque disposto il sequestro di prevenzione, in quanto riconducibili a Scuto Orazio Salvatore di n. 2 ditte individuali con sede ad Acireale e Valverde esercenti, rispettivamente, l’attività di ristorazione e di procacciamento d’affari di prodotti ortofrutticoli, n. 2 immobili di preg10 e un terreno ubicati a Valverde, una autovettura e n. 3 conti correnti il cui valore complessivo stimato ammonta a oltre 1 milione di euro.

L’attività dei Finanzieri di Catania si inquadra nel più ampio quadro delle azioni svolte da questa Procura e dalla Guardia di finanza volte al contrasto sotto il profilo economico-finanziario, delle associazioni a delinquere di tipo mafioso, al fine di evitare i tentativi, sempre più pericolosi, di inquinamento del tessuto imprenditoriale e di partecipazione al capitale di imprese sane.

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