Mafia

Strage di Capaci, archiviata inchiesta su “pista nera”

"Nella fase ideativa ed esecutiva della Strage del 23 maggio 1992 non ci fu il coinvolgimento di soggetti collegati ad ambienti della destra eversiva"

Pubblicato 2 ore fa

Ci sono voluti due anni per sviluppare l’ultimo capitolo di indagine sulla bomba di Capaci. E, adesso, la procura di Caltanissetta è arrivata a una conclusione ben precisa: “Nella fase ideativa ed esecutiva della Strage del 23 maggio 1992 non ci fu il coinvolgimento di soggetti collegati ad ambienti della destra eversiva tra cui il noto Stefano Delle Chiaie, uno dei fondatori della formazione politica ” Avanguardia nazionale”, della cui presenza a Palermo in epoca antecedente alle stragi del 1992 erano emerse tracce».

Il gip di Caltanissetta Santi Bologna ha condiviso le considerazioni del pool coordinato dal procuratore Salvatore De Luca e dell’aggiunto Pasquale Pacifico, archiviando il fascicolo. Lo scrive l’edizione di Palermo di Repubblica. “È certo – ha scritto il giudice nel provvedimento depositato il 23 aprile scorso – che nessun elemento utile a ricostruire un ruolo di Delle Chiaie nella Strage di Capaci possa trarsi dalle dichiarazioni dei testimoni ascoltati». A chiamare in causa Stefano Delle Chiaie era stato l’ex brigadiere dei carabinieri Walter Giustini, che sosteneva di aver saputo dell’estremista di destra dal mafioso Alberto Lo Cicero. Anche la moglie di Lo Cicero, Maria Romeo, aveva sostenuto di aver ricevuto dichiarazioni importanti, a proposito di incontri fra Delle Chiaie e il boss Mariano Tullio Troia, nella primavera del 1992.

La donna aveva addirittura parlato di un « sopralluogo » di Delle Chiaie e di Alberto Lo Cicero a Capaci. Maria Romeo ha parlato anche di un colloquio fra Lo Cicero e Paolo Borsellino, al palazzo di giustizia di Palermo dopo la Strage Falcone. «Lo Cicero mi disse di aver riferito a Borsellino che aveva accompagnato Delle Chiaie per un sopralluogo a Capaci, insieme a un altro soggetto » . Nei mesi scorsi, Maria Romeo aveva pure rilasciato un’intervista a Report su questi temi. Ma, adesso la procura di Caltanissetta bolla come inattendibili le dichiarazioni della donna, e anche quelle dell’ex brigadiere Giustini. La richiesta di archiviazione è firmata non solo dai sostituti procuratori nisseni Nadia Caruso, Davide Spina e Claudia Pasciuti, ma anche dai sostituti procuratori nazionali Domenico Gozzo e Francesco Del Bene, che sono stati applicati al fascicolo.

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