Montevago

Una via per Carmela Scimeca, vittima di femminicidio: la proposta a Montevago

Lo propone con una delibera la giunta comunale alla prefettura di Agrigento che dovrà dare il via libera

Pubblicato 3 ore fa

Intitolare a Carmela Scimeca, vittima di femminicidio, una via di Montevago. Lo propone con una delibera la giunta comunale alla prefettura di Agrigento che dovrà dare il via libera, così come previsto dalla legge. La via Carmela Scimeca dovrebbe sostituire l’attuale via Alessandro Manzoni. 

“L’amministrazione comunale ha deciso di proporre l’intitolazione di un luogo pubblico alla signora Carmela Scimeca, vittima innocente di femminicidio, quale atto simbolico di memoria e di condanna di ogni forma di violenza di genere, affinché il suo nome continui a vivere nel cuore della comunità e rappresenti un esempio di impegno civile e solidarietà per le generazioni future”. 

Lo ha detto il sindaco di Montevago e deputata all’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo.

“E’ in ricordo di vittime di femminicidio come Carmela e per non lasciare soli i figli che rimangono soli dopo crimini domestici – ha aggiunto la parlamentare – che sono stata firmataria e relatrice della legge approvata cinque anni fa dall’Assemblea regionale siciliana che ha previsto nuove norme di contrasto al fenomeno della violenza di genere e misure di solidarietà in favore delle vittime di crimini domestici e dei loro familiari”.

“Carmela Scimeca – si legge nella delibera – era nata il 3 marzo del 1963 a Montevago (Agrigento) dove ha vissuto la sua infanzia e adolescenza d ha svolto la professione di parrucchiera fino al 1991, anno in cui si è sposata e si è trasferita nel vicino comune di Partanna (Trapani), dove ha continuato a esercitare con dedizione la sua professione diventando un punto di riferimento per molte clienti del luogo grazie alla sua passione, creatività e al suo impegno. 

Pur avendo trasferito la propria residenza Carmela Scimeca ha sempre mantenuto uno stretto legame affettivo con la comunità di Montevago, coltivando rapporti di amicizia e parentela con numerosi cittadini del paese natio fino al 22 agosto 2010, quando ha perso la vita in un tragico episodio di violenza domestica che ricordiamo con profonda tristezza”. 

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