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La scomparsa di Paola Casali a Licata, indagato 67enne (che non risponde ai pm)

Le tracce della donna si perdono la domenica 20 febbraio di 14 anni fa a Licata. La procura di Agrigento ha riaperto le indagini nel 2021

Pubblicato 2 ore fa

Si è avvalso della facoltà di non rispondere l’unico indagato nel procedimento per la scomparsa di Paola Casali, la donna sparita nel nulla 14 anni fa nell’agrigentino. L’uomo, un sessantasettenne residente nell’Aretino, è stato convocato dagli inquirenti di Agrigento. Da subito aveva negato di conoscere la donna, ma messo alle strette dai tabulati telefonici e dalla sua contestuale presenza nel luogo e nel giorno della scomparsa (20 febbraio 2011), cambiò versione affermando di conoscerla, ma di non avere con lei nessuna relazione.

Sono ancora tanti gli aspetti che non convincono gli inquirenti, per questo i pubblici ministeri agrigentini hanno convocato l’uomo che si è presentato insieme al suo difensore di fiducia – l’avvocato Danilo Tipo – decidendo di avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande. Le indagini, affidate ai carabinieri del comando provinciale di Agrigento, continuano e nei prossimi giorni verranno ascoltate altre persone informate sui fatti.

Le tracce della donna si perdono la domenica 20 febbraio di 14 anni fa a Licata, quando la donna telefona a una delle due figlie chiedendole di sottoscrivere un prestito di 5 mila euro. Nel 2021 le indagini sulla misteriosa scomparsa sono state riaperte grazie alle figlie Elena e Marika, secondo le quali la madre non si sarebbe allontanata volontariamente. La donna aveva una dipendenza dal gioco del bingo e si era indebitata.

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