A Campobello di Licata inaugurato l’uliveto dei martiri
Piantati degli alberi di ulivo ognuno in rappresentanza di una vittima innocente di mafia.
A Campobello di Licata, in concomitanza della consegna di quattro istituti scolastici ristrutturati, messi in sicurezza e adeguati sismicamente, grazie ai finanziamenti del PNRR, è stato inaugurato l’uliveto dei martiri, in via Pascoli, dove sono stati piantati degli alberi di ulivo ognuno in rappresentanza di una vittima innocente di mafia.
L’iniziativa è stata promossa ed organizzata dal Comune di Campobello guidata dal sindaco Vito Terrana e dall’istituto Don Bosco rappresentato dalla dirigente Patrizia Pilato, il tutto grazie alla sensibilità dell’on Giusy Savarino che attraverso l’assessorato regionale al territorio ed ambiente ha donato gli alberi. Sono intervenute le massime autorità con in testa il prefetto di Agrigento, i rappresentanti delle istituzioni civili, militari e dell’associazionismo locale e non. Ognuno delle istituzioni ed associazioni ha scelto un nome da abbinare.
L’associazione Pro Sport Ravanusa ha scelto come “martire” Antonio Landeri prima vittima di mafia innocente con disabilità, che nel 2004 nella guerra di Scampia rimaneva vittima in una sparatoria dove tutti scappavano ma lui, causa una paralisi infantile, non riuscì a mettersi in salvo. Il Rotary Club di Licata ha dedicato un’albero al Maresciallo Capo dei Carabinieri Filippo Salvi, che ha perso la vita nell’adempimento del dovere nel corso di operazioni di contrasto alla mafia.




