Crisi idrica, il Cartello sociale: “Sindaci collaborino per salvare Aica”
"La comunità agrigentina ha diritto a un servizio idrico pubblico, trasparente, efficace e con tariffe eque per l’intera utenza"
Il Cartello Sociale della provincia di Agrigento esprime soddisfazione per la soluzione individuata al fine di evitare la riduzione del flusso idrico da parte di Siciliacque verso il territorio agrigentino. Una decisione necessaria, che ha scongiurato un grave danno per i cittadini e per l’intero sistema dei servizi essenziali.
Bene ha fatto il Presidente della Regione, Renato Schifani, a ricordare con chiarezza che i cittadini non possono e non devono pagare le conseguenze degli errori compiuti nella gestione del servizio idrico integrato. È un principio che condividiamo pienamente, e che deve guidare ogni scelta futura.
Proprio per questo, riteniamo che sia arrivato il momento che tutte le istituzioni coinvolte facciano la propria parte, senza ulteriori rinvii né ambiguità. In particolare, è necessario che i Comuni morosi assumano con responsabilità i propri impegni nei confronti dell’azienda consortile, contribuendo alla stabilizzazione finanziaria di AICA e mettendola nella condizione di garantire un servizio efficiente, continuo e sostenibile.
La comunità agrigentina ha diritto a un servizio idrico pubblico, trasparente, efficace e con tariffe eque per l’intera utenza. Questo obiettivo può essere raggiunto solo se ciascun attore istituzionale – Regione, deputazione, sindaci e governance dell’azienda – collabora con senso di responsabilità e lealtà verso i cittadini.
Il Cartello Sociale continuerà a vigilare affinché non si disperda quanto ottenuto e perché prevalga sempre l’interesse collettivo: la tutela del diritto all’acqua e del futuro dei servizi pubblici nella nostra provincia.




